In un’interessante intervista pubblicata dal canale YouTube Volleyball MasterCoaches il direttore operativo della LOVB, Tom Hogan (già allenatore e assistant coach delle nazionali e di diverse squadre di college), ha svelato molti dettagli sul nuovo campionato professionistico femminile che partirà a fine 2024 negli USA. Primi fra tutti gli aspetti più pratici, a cominciare dalle date: le 84 giocatrici partecipanti arriveranno negli Stati Uniti tra il 1° e il 10 novembre, e dall’11 dello stesso mese inizieranno 20 giorni di allenamenti intensivi. Dopo 5 giorni di riposo in occasione del Ringraziamento (“Alcune giocatrici non l’avevano mai festeggiato in tutta la carriera… Haleigh Washington si è messa a piangere!” ha svelato Hogan) il mese di dicembre sarà dedicato alla preseason competition: una sorta di torneo amichevole per testare le squadre, ma anche la logistica e l’organizzazione del campionato.
Dopo la sosta per le feste natalizie (22-29 dicembre) a gennaio 2025 partirà la regular season vera e propria, con una formula innovativa: due delle 6 squadre iscritte al campionato giocheranno un match singolo infrasettimanale in casa di uno dei due team coinvolti, mentre le altre 4 disputeranno tre partite nel weekend in una sede unica. In questo modo ogni formazione giocherà uno o due incontri a settimana. Sono previsti due eventi speciali: a metà stagione il LOVB Classic, che si giocherà a Kansas City in coincidenza con il Triple Crown NIC, il più importante torneo giovanile a livello nazionale. Alla fine del campionato, ovviamente, le LOVB Finals: le prime due classificate della regular season passeranno direttamente alle semifinali, le altre 4 disputeranno i quarti. Per l’evento che assegnerà il titolo sono al momento in ballottaggio due sedi; il tutto, comunque, si concluderà entro il 12 aprile.
Le arene che ospiteranno le partite di regular season non sono ancora state ufficializzate ma, spiega Hogan, saranno impianti tra i 3.000 e i 10.000 spettatori, al fine di creare “un’atmosfera intima e calda“. Gli allenamenti, comunque, si svolgeranno nelle strutture esclusive dei club, ciascuno dei quali è stato equipaggiato con un vero e proprio ecosistema grazie a un investimento di “milioni di dollari“. Sulla scelta delle sei città per la prima edizione – Atlanta, Austin, Houston, Madison, Omaha e Salt Lake City – Hogan ha spiegato che, partendo da una lista iniziale di 48 località, si è cercato di privilegiare le città “più appassionate di pallavolo e con una base più solida in termini di tifosi e di impianti sportivi“.
L’aspetto più interessante (e più straniante per gli spettatori europei) è l’organizzazione dei club, che di fatto non saranno “franchise” con una propria autonomia, ma dipenderanno direttamente dalla LOVB: le giocatrici firmeranno un contratto direttamente con l’organizzazione centrale (che si farà carico anche di alloggi, spostamenti, assistenza sanitaria e ogni altra necessità) e, soprattutto, saranno assegnate a una squadra a discrezione del comitato tecnico. Il quale, assicura Hogan, terrà conto delle richieste delle giocatrici e anche di altri aspetti, tra cui la loro connessione con la comunità di appartenenza e l’eventuale vicinanza alle famiglie.
La priorità assoluta, però, rimane quella di garantire il bilanciamento tecnico dei roster: “Non vogliamo avere 2-3 squadre che dominano, ma 6 squadre che si giocano il campionato alla pari” chiarisce Hogan. Anche per questo ogni squadra potrà avere solo 4 straniere, per un totale di 24, ma senza limiti sulla possibilità di schierarle in campo. Non sono previste clausole per il “taglio” o il trasferimento delle giocatrici né contratti a tempo, come invece avviene nel campionato (già in corso) della Pro Volleyball Federation, in cui i roster possono cambiare anche ogni settimana; solo in caso di gravi infortuni è prevista una sostituzione.
La lista delle “magnifiche 84” del campionato LOVB – il nome della lega è l’abbreviazione di League One VolleyBall ma, come chiarisce Hogan nell’intervista, è da pronunciarsi come “love” – è quasi completa: “Sono rimasti solo due uno o posti liberi. E il livello è più alto di quello che mi aspettavo, perché la voce si è sparsa immediatamente in tutto il mondo” assicura il direttore operativo. Visto l’elevato interesse, i roster completi e le sedi di gioco potrebbero essere pubblicati anche prima della scadenza inizialmente fissata per giugno. Qui, intanto, gli ultimi annunci in ordine di tempo.
A breve sarà annunciato inoltre il pallone da gioco, che comunque sarà “un pallone internazionale certificato dalla FIVB“. Anche per quanto riguarda il regolamento ci si atterrà a quello internazionale, con “un paio di ritocchi” al massimo: “Si tratta di atlete internazionali, con prospettive olimpiche, quindi credo sia importante che giochino con le stesse regole e uno stile di gioco simile a quello del resto del mondo” ammette Hogan. Che non nasconde certo le sue aspirazioni: “Vorrei tanto che alla domanda ‘Qual è la squadra più forte del mondo?’ si potesse rispondere Texas, Wisconsin o Nebraska!“.
(fonte: YouTube Volleyball MasterCoaches)