Impossibile è una parola che a Monza non sanno pronunciare. Finale scudetto, invece, sono parole che da oggi i brianzoli impareranno di certo a tradurre in tutte le lingue del mondo, pure in giapponese. E ci mancherebbe altro dopo le due ciliegine finali di Takahashi. Con una prestazione per la quale fatichiamo a trovare i giusti aggettivi, e al termine soprattutto di una gara folle, la Vero Volley ha sbancato Trento in Gara 5 al tie-break scrivendo la pagina più bella della sua storia.
Lo scudetto cambierà dunque maglia. Monza raggiunge in finale i Block Devils campioni del mondo e si garantisce anche un posto nella Champions League 2025, per il consorzio brianzolo un’altra prima volta (al maschile). Trento, invece, dovrà conquistare l’ultimo pass per il più prestigioso torneo continentale per Club contro Milano nella serie di Finale per il 3° Posto.
La Mint ha sfatato anche un altro tabù. Per Trento era la settima volta che l’accesso alla finale scudetto veniva deciso con uno “spareggio” in Gara 5, ma ogni volta che la “bella” si era disputata davanti al proprio pubblico (cosa che prima di stasera si era verificata quattro volte), i dolomitici non avevano mai fallito. Prima di questa sera.
Takahashi (19 punti) premiato MVP, 23 punti a testa per Maar e Loeppky. A Trento non sono bastati i pazzeschi 31, con il 66% in attacco, di Rychlichki.
Sestetti – Fabio Soli decide di non rischiare da subito la carta Sbertoli, in campo nel riscaldamento con la mano sinistra fasciata, e ripropone Acquarone in diagonale con Rychlicki, Michieletto e Lavia schiacciatori, Podrascanin e Kozamernik al centro, Laurenzano libero. Per Eccheli squadra che vince non si cambia (più), e allora ecco riproposti i tre schiacciatori con Loeppky opposto a Cachopa e la coppia Maar e Takahashi in posto 4, al centro i soliti Galassi e Di Martino, Gaggini libero.
1° set – Ad aprire le danze dai nove metri è Galassi, subito una buona difesa per parte e poi monster block di Di Martino su Michieletto. Altro rally point infinito deciso da una “furbata” di Loeppky, che a due mani la infila tra muro e rete. Monza difende ancora la qualunque, come fatto magistralmente in Gara 4, il canadese segna ancora da posto 2 e sotto 0-3 Soli chiama il suo primo time-out. A togliere Galassi dal servizio ci pensa Michieletto, ma che inizio dei brianzoli!
L’ace di Cachopa all’incrocio delle righe vale l’1-6. Trento continua a gonfiare la rete in battuta, non un buon segnale per i Campioni d’Italia in questo avvio di Gara 5. Rychlicki in diagonale accorcia le distanze (4-7), ma per fare un punto in questo frangente l’Itas deve attaccare due, anche tre volte. Il gap si riduce ancora (7-9) ma la Mint è decisamente “on focus” in questo primo set, spinta anche da un nutrito e rumoroso gruppo di sostenitori, tutti di rosso vestiti, giunti sin qui con due pullman.
Con grande solidità, in difesa e in attacco, e approfittando anche degli errori avversari, la Mint riapre ancora la forbice (9-13, 10-15). Sull’11-15 Soli non indugia oltre e fa entrare Riccardo Sbertoli ma, dopo altri due punti in fila segnati dalla Vero Volley, il coach del team dolomitico si rifugia ancora nel time out (11-17). A questo punto per riprendere in mano il set a Trento servirebbe un miracolo, ma quando l’ace di Loeppky fa volare i suoi sul +8 (12-20) non resta altro che aspettare il giro di campo. Cosa che avviene poco dopo con il punteggio finale di 18-25.
2° set – Il set successivo inizia punto a punto, poi i padroni di casa trovano il primo break di vantaggio della loro serata (5-3) ed Eccheli ferma subito il gioco, ma il problema di Trento, oltre alle difese di Monza, continua ad essere il servizio. Ad ogni modo le squadre viaggiano gomito a gomito per lunghi tratti (8-8, 12-10, 12-13), poi Monza rimette il naso avanti (15-18) e i volti di una IlT Quotidiano Arena quasi sold-out tornano a farsi cupi.
A rassicurarli sono un paio di azione convulse, forse controverse dal punto di vista delle scelte arbitrali, che permettono a Michieletto e compagni di impattare di nuovo ai 18. Arbitri che battezzano fuori anche un attacco di Maar che poi il video check dichiara in (19-20). Sbertoli di nuovo in campo per la volata finale. La parità resiste fino ai 21, poi il muro di Galassi su Nelli sposta l’inerzia dalla parte dei brianzoli. Time out di Soli.
Sbertoli serve a una mano Lavia che fa 22 pari, altro check chiamato dalla panchina di Monza ma non c’è invasione aerea e il punteggio viene confermato. A segno Galassi in primo tempo, Maar in pipe e la Mint conquista due set point. Ace di Maar (22-25), Monza è avanti due set a zero a Trento.
3° set – Ora per Trento si fa durissima. In avvio di terzo set i padroni di casa devono subito inseguire (1-3, 2-5) e Soli è costretto ancora a fermare il gioco dopo pochi punti. Michieletto scuote la testa prima di servire e poi la spara in rete. Ormai anche il body language dei giocatori in maglia bianca non lascia spazio ad errori di interpretazione, la paura è evidente e cresce azione dopo azione nella metà campo dell’Itas.
Monza, dal canto suo, è in trance agonistica e continua a martellare come se non ci fosse un domani (5-10), ma guai a cantar vittoria troppo presto. Parziale di 5-0 dei Campioni d’Italia e tutto da rifare per la Vero Volley (10-10). Galassi pesca un altro ace che vale un nuovo +2 per i suoi, subito però azzerato ancora da Trento. Il clima nel palazzetto si surriscalda, il volume aumenta e i battiti accelerano perché è davvero grande, grandissima pallavolo in campo.
Maar discute troppo animatamente con il primo arbitro Zavater e si becca un giallo, ora è Monza a dover inseguire (16-14, 18-16, 19-17). Di nuovo dentro Sbertoli per le battute finali del set. I brianzoli impattano ai 19 con Loeppky ma un’invasione a rete di Maar, confermata dal video check, riporta ancora avanti i dolomitici (23-21). Cachopa arma Di Martino che non sbaglia, Rychlicki senza muro si prende di forza il set point. Loeppky accorcia ancora con un mani-out, ma poi spara in rete dai nove metri la palla che regala il set a Trento (25-23).
4° set – Adesso anche Michieletto incita il pubblico. Le squadre continuano a lottare punto a punto fino ai 6, poi è ancora Monza, con una pipe spacca muro di Maar, a trovare il primo break del quarto set, e ad allungare anche tornando a difendere scacciando pure le mosche nella propria metà campo. Cachopa, tanto per rendere l’idea, tira su di piede una saetta che manco Julio Cesar ai tempi del Triplete dell’Inter.
A tenere in scia Trento è soprattutto Rychlicki, spesso lasciato libero di attaccare dove vuole come accaduto nel secondo set di Gara 4, ma le due squadre continuano comunque ad essere separate da tre punti (10-13), almeno fino a metà set. Il gap, infatti, prima si riduce a uno sul 13-14, poi si azzera ai 15 e poi l’sta della bilancia passa addirittura dalla parte di Trento. Kozamernik, finalmente, anche se aiutato dal nastro, torna a segnare dai nove metri e l’Itas va sul +2 (18-16), ma Takahashi la riprende subito e poi Maar mette la freccia.
Finita qui? Macché! Contro parziale di 3-0 di Trento che va sul 21-19 con Michieletto. Eccheli chiama time out mentre il palazzetto urla a squarciagola “Tren-to, Trento-to, Trento-to”. Finita qui? Ancora no perché Maar fa 21-21 e la parità si trascina fino ai 23. Kozamernik stampa un murone su Maar che vale il 24-23 ma Loeppky pizzica la linea di fondo da posto 2: si va ai vantaggi. A segno Rychlicki e dentro di nuovo Sbertoli per il servizio. Il muro-difesa di Trento tiene su Takahashi, poi Lavia spara all’incrocio delle righe il punto che porta tutti al tie-break. Vorremmo davvero conoscere lo sceneggiatore di questo match per stringergli la mano: sin qui è una gara folle, eppure bellissima!
5° set – Nel tie-break il copione non cambia: equilibrio nelle battute iniziali, Monza che mette il naso avanti (5-7) e Trento che la riaffianca e poi la supera (8-7 con ace di Lavia). Parità fino agli 11, poi nuovo strappo di Monza che torna sul +2. Risponde Rychlicki, ed Eccheli chiama time out. Nelli spara in rete una palla che sanguina, match-joint per la Mint. Batte Maar, Rychlicki buca ancora il muro avversario (13-14). Sbertoli al servizio, muro su Galassi ma Gaggini fa il miracolo, muro anche su Takahashi e questa volta si va ai vantaggi.
Da non credere, davvero! A noi personalmente tremano le mani sulla tastiera. Loeppky sfonda il petto di Laurenzano, Monza avanti 14-15. Galassi batte lungo, ancora tutto da rifare. Ora dai nove metri tocca a Lavia: Cachopa arma Takahashi che in diagonale fa il buco a terra e poi… si ripete. Si ripete Takahashi, è il punto del 15-17, è davvero tutto “Vero”: Monza è in finale per la prima volta nella sua storia.
Itas Trentino – Mint Vero Volley Monza 2-3 (18-25, 22-25, 25-23, 26-24, 15-17) serie 2-3
Itas Trentino: Lavia 15, Kozamernik 13, Rychlicki 31, Michieletto 17, Podrascanin 7, Acquarone, Laurenzano (L); Sbertoli, Nelli, Garcia, Pace (L). N.e. D’Heer, Cavuto, Magalini. All. Fabio Soli.
Mint Vero Volley Monza: Galassi 14, Kreling 3, Takahashi 19, Di Martino 9, Loeppky 23, Maar 23, Gaggini (L); Visic, Szwarc 1. N.e. Comparoni, Mujanovic, Morazzini, Beretta. All. Massimo Eccheli.
Arbitri: Zavater e Cesare di Roma.
Durata set: 28’, 30’, 32’, 37’, 23’; tot 2h e 30’.
Note: 3.291 spettatori, per un incasso di 42.327 euro. Itas Trentino: 11 muri, 5 ace, 18 errori in battuta, 2 errori azione, 46% in attacco, 51% (25%) in ricezione. Mint Vero Volley: 7 muri, 4 ace, 17 errori in battuta, 6 errori azione, 50% in attacco, 53% (19%) in ricezione. Mvp Takahashi.
di Giuliano Bindoni