C’è una coda polemica nell’eliminazione della Città di Messina dai Play Off Promozione: dopo la sconfitta per mano della Cda Volley Talmassons FVG il presidente Fabrizio Costantino ha rilasciato alcune dichiarazioni piuttosto “pepate”, sottolineando l’assenza per squalifica del tecnico Fabio Bonafede. “Non era in panchina per una somma di penalità – ha spiegato Costantino – e l’ultima, che ha fatto scattare la squalifica, scaturita per un non mancato saluto al solito arbitro di Caserta (Giuseppina Stellato, n.d.r.) che in passato avevamo contestato. Ci era stato assicurato che non sarebbe più stata designata in nostre gare. E’ sempre lo stesso che scrive contro di noi. Forse c’è un po’ di malafede“.
“Ho ricevuto le scuse del Consigliere nazionale Davide Anzalone – continua Costantino – che ieri mi ha mandato un messaggio per conto della Federazione per un vizio di forma nella comunicazione. La squalifica andava comunicata via pec, saremmo stati pronti a pagare i 6mila euro di penale. Avremmo potuto far sedere il tecnico in panchina posticipando la squalifica alla settimana successiva. La nostra società ha investito tanti soldi e merita rispetto. Manderemo una pec al settore arbitrale perché questo arbitro non venga più designato in nostre gare. Forse mi squalificheranno, ma è sempre la stessa che crea problemi. Questa era una gara fondamentale e non accetto che un arbitro per una banalità ci privi del nostro tecnico. Fortunatamente poi il video-check ce lo ritroveremo in tutte le partite dal prossimo anno“.
Strascichi arbitrali a parte, il presidente si esprime favorevolmente nei confronti della sua squadra: “Dopo i primi dieci minuti di delusione, normale perché quando entri in una semifinale ci credi e lavori per crederci ancora di più, è necessario anche evidenziare la bontà di quanto fatto. Una società che ha poca esperienza, esistiamo da cinque anni, è arrivata a giocare per il salto in A1; questo mi rende orgoglioso di quanto fatto in questi anni e in stagione. Si è creato un grandissimo gruppo che si è ben amalgamato“.
Poi Costantino si concentra sulla prossima stagione: “Penso che questa società sia organizzata e strutturata. Noi lavoriamo alla stagione successiva da dicembre. Il 31 gennaio è stato presentato il nostro programma a tutti gli sponsor. La società sa cosa deve fare; non iniziamo da domani ma abbiamo cominciato con largo anticipo“. In effetti circolano già i primi nomi per la rosa 2024-2025, tra cui quelli della schiacciatrice Chiara Mason da Pinerolo e della palleggiatrice Giulia Carraro, di rientro in Italia dall’Olympiacos.
Ma il pensiero del numero uno di Akademia è rivolto ai collaboratori, non tralasciando un annuncio sul futuro dello stesso Fabio Bonafede: “Voglio ringraziare tutto lo staff dell’area marketing, commerciale, comunicazione. Riusciamo a portare avanti una società con 60 persone grazie a tutte queste aree. Il contratto del nostro tecnico scadeva nel 2024/2025 e l’abbiamo rinnovato per altri tre anni, fino al 2027“.
“La Città di Messina – prosegue Costantino – merita palcoscenici importanti. Nelle ultime gare disputate in trasferta i dati delle partite viste parlano di uno share con quasi 7000 persone; il calcio il lunedì fa 2000 spettatori. Dobbiamo partire da qui; c’è stato poco pubblico ma dobbiamo analizzare i dati nel giusto modo. La Serie A manca da tanti anni; dobbiamo far nuovamente nascere nella gente la passione verso questo sport. I nostri numeri vanno letti anche rispetto al fatto che Volleyball World trasmette gli incontri. I 1500 di oggi e i numeri realizzati in trasferta dalla tv locale sono il bacino da cui ripartire. Lancio la provocazione: se Messina ci ama quando inizieremo la campagna abbonamenti voglio vedere una città matura; stiamo organizzando una corazzata per il prossimo anno per andare in Serie A1. Stop ai biglietti gratis, la gente deve essere matura e pagare un biglietto. Il contributo della città è un altro step per crescere. Stiamo investendo un milione di euro per la prossima stagione. L’imprenditoria l’abbiamo dalla nostra parte; ora manca la gente, che aspettiamo al palazzetto“.
“Le istituzioni locali messinesi – conclude il presidente – ci stanno vicine, ma non basta. Ci sono ottimi rapporti con l’Amministrazione comunale, ma la Regione Siciliana è indietro di due anni con i pagamenti dei contributi. L’assessore Amata è messinese e si corre ai ripari dicendo che non ci sono risorse umane. Ho chiesto di essere trattato come la Farmitalia Catania, che ha lo sponsor regionale; l’assessore mi ha risposto che non si può fare. Le istituzioni regionali sono distanti anni luce. Lavoriamo con Malta per propagandare un altro paese, mentre la nostra regione dovrebbe sostenere le società di vertice. La trasferta a Talmassons è costata 8000 euro, non esistono più i voli low cost; ci sono fondi per i residenti in Sicilia, ma le nostre atlete non lo sono. Andremo incontro a spese eccessive e per vincere un campionato avremo bisogno di energie fisiche ed economiche; con o senza istituzioni, continueremo sulla nostra strada. Qual è la ricetta per far bene? Il sottoscritto lavora 16 ore al giorno, della mia attività principale non me ne occupo da un anno e mezzo. I primi due anni, dopo aver tirato fuori soldi di tasca mia, siamo arrivati a questo risultato frutto del lavoro fatto in prima persona con gli imprenditori. Loro adesso sono i primi tifosi, amici che assistono alle partite. In una città economicamente depressa, rispetto a quelle del Nord, lavoriamo con le piccole sponsorizzazioni e ne servono 80; ora, puntiamo ai cento sponsor“.
In conferenza stampa anche il libero Marianna Maggipinto si esprime sul bilancio della stagione: “È stato un percorso duro, molto intenso perché dal primo giorno abbiamo iniziato a lavorare come pazze. E’ stato un percorso a tratti altalenante, perché ci sono stati dei picchi veramente incredibili, alternati invece a dei momenti difficili, che però siamo sempre riusciti a superare. Quindi, se devo parlare in maniera distaccata, direi che è stato un percorso di grande crescita, in cui grazie a Fabio Bonafede abbiamo imparato tanto, soprattutto a costruire tassello dopo tassello. Ogni giorno è stato importante per arricchire qualcuna di noi, sia dal punto di vista tecnico che umano“.
“È stato un percorso a 360 gradi – prosegue Maggipinto – che mi aspettavo da una società del Sud e da un allenatore del Sud. Quindi, abbiamo un pochino di rimpianto perché questa sera volevamo un risultato diverso, ce lo meritavamo, ma l’avversario è stato bravo. Siamo stata anche brave noi ad arrivare a Gara 3. In generale è stato un percorso bellissimo dove il gruppo è stato la marcia in più a questo percorso. Eravamo tutte l’una per l’altra e questo non si trova tutti gli anni. Stasera sono un po’ triste perché questo lungo cammino è finito; mi ha dato tanto“.
(fonte: Comunicato stampa)