Domani sera alle 20.30 all’ilT Quotidiano Arena Allianz Milano e Itas Trentino sono nuovamente una difronte all’altra per giocarsi il terzo posto e il pass per la Champions League del prossimo anno. Situazione di perfetta parità 1-1 dopo altrettanti tie-break. Trento nell’ultima partita ha ritrovato il suo palleggiatore, Riccardo Sbertoli, ma deve fare a meno ancora di Daniele Lavia, così come Milano ha il suo KK disponibile soltanto per il giro dietro.
Coach Roberto Piazza presenta il match, parla dell’ultima partita giocata all’Allianz Cloud e domenica sera ad “After Hours, la SuperLega di notte” il programma web della domenica sera firmato Lega Pallavolo Serie A, condotto da Andrea Zorzi e Andrea Brogioni è intervenuto a 360° sui temi della finale e su altro.
“Se basterà o meno la Milano di gara 2 per vincere anche Trento non lo so, perché in campo c’è anche un grande avversario come Trento. Di certo io sono consapevole che noi possiamo crescere ancora. Sarò banale, ma sicuramente mi è piaciuto il risultato finale che non era certo scontato. La partita poteva finire per noi al quarto set, ma abbiamo fatto troppe imprecisioni, Trento ha avuto poi due palle fortunose, ma veramente fortunose e così ci ha portato al tie-break. Il rischio che ci sfuggisse di mano era alto, siamo partiti un po’ contratti e abbiamo subito subito. Poi, lo sapete come è la pallavolo. Una battuta di Sbertoli è finita fuori di un millimetro, il video check ci ha dato ragione. Noi da lì ci abbiamo creduto tanto, anche se abbiamo girato il campo 8-5 per loro, avevamo la consapevolezza di avere ancora qualcosa da dare, dobbiamo migliorare ancora sulle imprecisioni e quel saliscendi che può essere pericoloso”.
E ancora un plauso alla forza del gruppo: “Abbiamo fatto un bel passaggio assieme. È una delle cose che ci è capitata anche di recente. La chioccia è Matteo Piano, che ha plasmato in parte alcuni giocatori. E il gruppo segue. Matteo è in ripresa, sta sempre meglio. Bisogna considerare che non è più giovanissimo”.
Milano sta giocando una finale 3° posto tutt’altro che facile: “Mentirei se dicessi che è stato facile tornare in campo nelle Finali per il 3° Posto. In Italia non viviamo il terzo posto come un piazzamento molto importante. Non sono tanti quelli che hanno la fortuna di giocare la Champions League. All’estero sono più abituati, in Russia e in Polonia c’è da sempre la finale per il terzo posto. In Italia è ancora latente. È stato complicato il rientro nella partita: in Gara 1 contro Trento, non era la Milano che io conosco”.
Anche da queste finali si conferma l’intensità e il livello della pallavolo attuale: “Ieri mi ha telefonato un mio giocatore della nazionale olandese, dicendomi: ‘Ho visto Gara 2 contro Perugia e, nonostante a me non piaccia vedere la pallavolo in tv, devo dire che non solo mi ha attaccato allo schermo, ma mi ha dato la sensazione che ogni palla potesse essere la ‘palla della partita’. E succedeva anche con quella successiva’. In ogni momento hai il giocatore che ti può risolvere la situazione, un battitore che fa un break importante, una squadra che attua un sistema muro-difesa straordinario. O sei veramente tosto a livello mentale o è difficilissimo”.
E ancora un commento su Monza: “Senza voler togliere meriti a nessuno, con Sbertoli in campo dall’inizio sarebbe stato diverso. Detto questo, non mi aspettavo assolutamente che Monza potesse giocare con questa intensità, poi ha trovato un’alchimia straordinaria, l’alchimia tra i giocatori è qualcosa di unico. Credo sia un gruppo di giocatori che si è calamitato, sono attaccati. C’è Cachopa che sta facendo vedere cose meravigliose e gli attaccanti stanno risolvendo situazioni molto complicate, sia con la ricezione a quattro sia a tre. Poi ha giocatori tecnici, come Loeppky, Takahashi, Maar potente ma con capacità straordinarie, Cachopa, ma gli stessi Galassi, Di Martino e Gaggini stanno facendo molto bene”.
Infine due parole sulle Olimpiadi: “Con l’Olanda dovremo fare una VNL straordinaria, se vogliamo centrare l’obiettivo Parigi 2024. Il ranking è quello. Ho vissuto con l’Olanda una sliding door nella prima partita di qualificazione in Cina, quando abbiamo perso 3-2 col Canada, poi loro sono andati subito a vincere con l’Argentina mentre noi ci siamo sciolti come neve al sole. Ma anche il Belgio ha fatto un torneo strepitoso, pagando il tie-break perso con la Bulgaria. Centrare l’Olimpiade per Serbia, Cuba e Olanda non sarà così semplice. Oggi credo che Italia, Argentina e Slovenia siano un passo avanti e anche di più”.