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Il Brasile passa al tiebreak, per l’Italia di Velasco c’è ancora da lavorare

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Doveva essere la partita della svolta, è stata invece quella che ci ha riportato con i piedi per terra: a Macao, nella terza uscita di questa seconda Week di VNL femminile, l’Italia è uscita sconfitta in cinque set (26-24, 25-27, 18-25, 25-19, 15-10) dal confronto con il Brasile, che ne ha messo sotto i riflettori tutti quei difetti che ancora sono troppo marcati nel gioco azzurro.

Funziona a corrente alternata il braccio armato di Egonu, comunque top scorer del match con 29 punti, 3 muri e 1 ace. Su palla alta è devastante, ma quando Orro le serve traiettorie diverse il tutto si trasforma in passaggi agli avversari, detto comunque che le palle staccate non sono tanto demeriti nostri quanto piuttosto frutto dell’ottimo lavoro in battuta delle brasiliane. Ad ogni modo, se giocando così e così Egonu ne mette a terra quasi 30, è facile capire che, se messa nelle condizioni di esprimersi al meglio, questa squadra avrebbe un terminale offensivo unico al mondo, o comunque in questo momento al pari della turca Vargas. I punti di Egonu servono a questa nazionale, lo sa Velasco, lo sanno le altre azzurre, lo sanno pure le pietre. Sull’argomento non serve aggiungere altro, prima di volare a Parigi bisognerà trovare una soluzione, migliorando in primis in ricezione.

Altra questione riguarda le schiacciatrici. Sylla anche contro il Brasile ha dimostrato di essere insostituibile, con la sua mano pesante in attacco quando servono punti altrettanto pesanti da mettere a terra, e con la sua dinamicità in seconda linea che è sempre una garanzia, soprattutto ora che di fianco c’è De Gennaro. Bosetti, invece, non sempre riesce a garantire la stessa continuità di rendimento, e oggi lo si è visto purtroppo in maniera fin troppo evidente (murata come se non ci fosse un domani). Le alternative non sono molte. La Degradi vista sotto la gestione Velasco piace, e molto, ma i centimetri e la potenza di fuoco di Antropova sono un plus che nessuno può vantare e che varrebbe la pena sperimentare.

Bene, anzi benissimo, invece, le nostre centrali. Danesi (15 punti, 5 muri, 1 ace), Lubian (5 punti, 1 muro, 1 ace), Fahr (9 punti, 2 muri, 1 ace) formano un reparto che forse nessuna altra nazionale ha, e infatti Velasco sta insistendo tantissimo con le palleggiatrici per spingere il gioco al centro. Anche oggi 14 muri punto sono stati tantissima roba.

Ad ogni modo c’è poco da piangersi addosso. Si è persa una partita al quinto set contro un avversario di altissimo livello, anche se le azzurre erano avanti 2-1 e in controllo fino a metà del quarto. Nessun dramma, rimboccarsi le maniche e continuare a lavorare, questo faranno e stanno facendo Danesi e compagne. L’obiettivo in questo momento è la qualificazione olimpica, il tempo per pensare ai dettagli arriverà. Oggi la sconfitta ci costa -3,68 punti, ma siamo comunque ancora in ottima posizione.

SESTETTI – Velasco conferma la formazione titolare con Orro opposta a Egonu, Sylla e Bosetti in banda, Danesi e Lubian centrali, De Gennaro libero. Ze Roberto risponde con le diagonali formate da Roberta-Rosamaria e Gabi-Ana Cristina, Carol e Thaisa coppia centrale, Nyeme libero.

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1° SET – La prima palla del match a cadere a terra la schiaccia Egonu con una potente diagonale, poi le azzurre vanno un po’ in bambola, Bosetti si fa murare due volte, e il Brasile allunga 6-2. Immediato time-out di Velasco. Sull’8-2 dentro Degradi per Bosetti, ma ci facciamo murare anche su una fast di Lubian. Per fortuna a interrompere questo parziale negativo ci pensa Orro con una genialata delle sue (colpo di nocche e palla a scavalcare la seconda linea brasiliana), una bella diagonale stretta di Sylla e un ace di Lubian (10-6), ma servono a poco. Lubian sbaglia la battuta successiva, Ana Cristina dai nove metri beffa De Gennaro con un drop shot e siamo di nuovo sotto di sei (12-6).

Ancora Orro suona la carica con un ace, ma poco più avanti si fa murare anche Egonu (11-16). Doppio cambio di Velasco, Antropova chiude bene da posto 4 dimostrando che questa potrebbe essere una valida soluzione per convivere con Egonu e aggiungere polvere da sparo ai nostri cannoni. Sylla prende l’ascensore e fa il buco a terra al centro della metà campo brasiliana con una bordata devastante, dimostrando che non vuole essere lei a perdere uno di quei due posti in banda.

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Avanti 19-15 il motore del Brasile si inceppa improvvisamente. Segniamo altri due punti costringendo Ze Roberto a chiamare timeout. Tornano in campo Orro ed Egonu, con quest’ultima che stampa subito un muro su Gabi e poi ci porta anche sul -1 (21-20). Inaspettatamente, dopo aver subito tutto il set, ci ritroviamo così a giocarcela punto a punto (23-21). Colpo assassino di Egonu ad abbattere Carol, in copertura sul lungo linea, ma Rosamaria trova il punto del set point (24-22). Ancora Egonu in pipe, poi Orro mura Ana Cristina: le abbiamo riprese, si va ai vantaggi! Lubian in rete dai nove metri, Egonu è costretta a forzare una palla staccatissima e la spara a pochi centimetri dalla linea di fondo. Davvero un peccato perdere il set così dopo averlo ripreso per i capelli, ma l’Italia è comunque in partita.

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2° SET – Lo dimostra il secondo set, combattuto punto a punto sin dalla prima battuta (7-7, 16-16). Non è comunque la giornata di Caterina Bosetti, e Paola Egonu, come contro la Francia, è troppo spesso costretta a mandarla di là con sterili appoggi: non capiamo ancora se sia lei a sbagliare il timing del salto oppure Orro a non trovare la giusta altezza dell’alzata, ma è comunque un problema serio per questa nazionale e va risolto.

Altro muro di Sylla e mettiamo il naso avanti sul 17-19. Un potente primo tempo di Danesi ci porta sul 18-20 ma crea anche qualche problema a Carol, che probabilmente mettendo le mani a muro deve essersi steccata un dito. Terrificante diagonale profonda di Rosamaria e il Brasile ci riprende ai 20 e poi ci supera anche. Bosetti si fa murare ancora, per fortuna Egonu trova la palla giusta da schiantare a terra e Fahr è bravissima a murare Ana Cristina.

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Sempre Egonu, servita in bagher da De Gennaro, ci porta sul 22-24. Doppio cambio di Velasco. Sylla riceve lungo, viene fischiata invasione aerea a Cambi. Velasco non ci sta e chiama il challenge, ma nulla, ci hanno riprese ai 24. Rally point infinito risolto da Antropova ancora da posto 4 e l’inerzia rimane dalla nostra parte, poi la chiudiamo con monster block di Sylla, anche oggi una garanzia assoluta in attacco, a muro, in ricezione e in difesa.

3° SET – Nel terzo comandiamo il gioco nelle battute iniziali (6-10, 9-12), poi commettiamo qualche errore di troppo in attacco e permettiamo alle sudamericane di riprenderci ai 12. In campo, dal set precedente, è rimasta Sarah Fahr, già a quota 5 punti a referto come Lubian e Sylla. Il mani-out di Bosetti ci riporta avanti di due (14-16), poi Egonu capitalizza un lavoro sontuoso di Sylla in difesa e allunghiamo (14-18) costringendo Ze Roberto al timeout. Anche l’intesa Orro-Egonu è tornata a livelli ottimali, cosa che consente alla nostra opposta di segnare a raffica (siamo già ben oltre i 20 punti a referto). Il punto che ci porta avanti due set a uno lo firma alla fine proprio Fahr (18-25).

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4° SET – Il Brasile parte meglio a inizio del quarto parziale (6-4), poi sul muro di capitan Danesi si schianta pure Rosamaria, oggi davvero la più temibile delle verdeoro (6-6). Subìto un parziale di cinque a zero (dal 6-4 al 6-9), Ze Roberto è costretto ancora a fermare tutto. Su palla alta Egonu è ancora “unstoppable”, tanto che le avversarie quasi si scansano consapevoli che provare a difendere quei colpi è del tutto inutile. Tanto per dire, uno di questi attacchi Egonu lo spara a 116 km/h migliorando un record che già le apparteneva!

Teniamo così la testa avanti, ma comunque senza riuscire a scappare via (10-12, 11-15, 16-17) e alla fine ci facciamo riaffiancare e superare (18-17, 20-18). Il timeout questa volta lo chiama Velasco. Altro errore pesantissimo in attacco di Bosetti, altra palletta appoggiata di là da Egonu, e le brasiliane fanno ciao ciao con la manina (23-18). Rosamaria, ancora lei, trova il set point, poi Roberta chiude con un ace (25-19). E dire che avevamo schierato anche Fersino per puntellare la seconda linea in ricezione.

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5° SET – Velasco insiste a tenere in campo Bosetti, peccato che l’ennesimo muro che subisce ci manda subito sotto 3-1 a inizio tiebreak. Per fortuna, sempre a muro e poi in primo tempo, rimedia Fahr (3-4). Murone del Brasile su Egonu e tornano in campo Cambi e Antropova, ma andiamo di nuovo sotto nel punteggio (7-5). Murata anche Antropova (da Gabi) e si gira campo sull’8-5.

Come sempre nei momenti di difficoltà, è nelle mani di Sylla che troviamo i punti per tornare a respirare (due in fila e 9-8). Sotto 11-9 tornano in campo Orro ed Egonu. Carol mura anche Danesi e poi Egonu, mettendo di fatto la parola fine (13-9). La chiude Ana Cristina con due punti in fila (15-10).

Brasile – Italia (26-24, 25-27, 18-25, 25-19, 15-10)
Italia: Orro 3, Danesi 12, C. Bosetti 7, Egonu 29, Lubian 5, Sylla 11, De Gennaro (L). Degradi1, Cambi, Antropova 5, Fahr 9, Fersino. N.e: Bonifacio, Nervini L. All. Velasco
Brasile: Rosamaria 19, Ana Cristina 20, Thaisa 9, Roberta 2, Gabi 13, Carol 12. Nyeme (L). Macris, Pri Daroit, Tainara. N.e: Diana, Natinha (L), Bergmann, Luzia.  All. Zè Roberto
Arbitri: Kang (KOR) e Agnieszka (POL) 
Durata Set: 24′, 29′, 21′, 21′, 14′.  
Italia: 5 a, 19 bs, 12 mv, 38 et.
Brasile: 4 a, 11 bs, 13 mv, 26 et.

Di Giuliano Bindoni

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