Emozioni, ricordi, riconoscimenti e beach volley, questi i principali ingredienti che hanno caratterizzato la 1a edizione dell’Oscar del Beach Volley. Si è infatti da poco conclusa al Fantini Club di Cervia (RA) la kermesse che questa sera si è ritrovata per celebrare il quarantesimo anno di attività del beach volley in Italia, e, chiaramente, tutti i beachers e le figure di spicco che si sono maggiormente distinte nel corso dell’ultima stagione.
L’evento organizzato dalla Federazione Italiana Pallavolo, in collaborazione con il Fantini Club e la Regione Emilia Romagna, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Capo della Segreteria Politica della Presidenza della Regione Emilia-Romagna Giammaria Manghi e naturalmente di alcuni dei premiati, tra i quali Paolo Nicolai, Caterina De Marinis, Laurin Zoeschg, Davide Crescentini e Pier Paolo Murgioni.
La serata ha preso il via con un talk show, aperto al pubblico e moderato dal giornalista sportivo Lorenzo Dallari, per poi proseguire con una cena di gala durante la quale si sono svolte le premiazioni.
I PREMI
– ATLETI DELL’ANNO: Marta Menegatti e Paolo Nicolai
– ROOKIE DELL’ANNO: Laurin Zoeschg e Matteo Iurisci (Campioni d’Europa Under 18)
– ALLENATORE DELL’ANNO: Caterina De Marinis
– ARBITRO DELL’ANNO: Davide Crescentini
– SUPERVISORE DELL’ANNO: Pier Paolo Murgioni
Al ritirare il premio di miglior atleta dell’anno Paolo Nicolai, medaglia d’argento a Rio 2016 e storico plurimedagliato interprete del beach volley mondiale: “Per me è un grande piacere essere qui. Ringrazio tutti e sono molto onorato di ricevere questo riconoscimento in una struttura iconica come questa, con la dirigenza federale, le persone e gli amici e dove, tra l’altro, ho vinto la mia prima tappa in assoluto del Campionato Italiano. Tengo a precisare che siamo stati molto fortunati noi del mondo del beach volley ad essere rappresentati da un atleta come Marta Menegatti. Io e lei abbiamo avuto un percorso molto simile; devo ammettere che atlete come Marta sfortunatamente non nascono tutti i giorni. La saluto e sono molto felice di ricevere questo premio insieme a lei.
La scelta di questo sport? È stata una scelta fatta anni fa. A volte delle cose si fanno per istinto e diciamo che ho seguito comunque la strada della mia passione. Sono stato forse tra i primi a non vedere tutta questa differenza con l’indoor, altra mia passione, ma delle circostanze e sicuramente il coraggio mi hanno portato a intraprendere un percorso ancora non tracciato. Mi sono fidato delle giuste persone…un po’ come il percorso di Marta (Menegatti, ndr). Diciamo che la scelta fatta ci ha portato a raggiungere grandi soddisfazioni. La crescita del beach volley nel corso dei quattro quadrienni olimpici (Londra 2012, Rio 2016, Tokyo 2020, Parigi 2024)? Sicuramente è stata grande. Quando abbiamo cominciato noi non era così; poi la qualificazione ai primi Giochi (Londra), il quinto posto che per noi è sembrato oro…quando capisci che la strada è quella giusta, cerchi poi di arrivare a ottenere qualcosa di importante.
Poi è arrivata la consacrazione, la medaglia d’argento a Rio, insieme, tra l’altro all’indoor; a Tokyo siamo poi andati vicino al piazzamento, mentre qui a Parigi i risultati sono stati un po’ stretti rispetto alle aspettative di partenza. Il mio futuro? L’età è quella che è ma devo dire che sto dimostrando di essere ancora a un buon livello. Sono molto legato alla Federazione e so che lei e molto legata a me e ai suoi atleti; cercheremo di proseguire insieme che sia ora o tra qualche anno. Il futuro però è in buone mani, sia a livello di tecnici, sia di atleti.
Penso che insieme a Marta abbiamo rappresentato una parte importante di questa disciplina per la FIPAV. Siamo riusciti a portare due giovani ragazzi ai massimi livelli di questo sport…ci sono tutti i presupposti per continuare a fare bene. Al Settore Squadre Nazionali FIPAV possono dormire sogni tranquilli. L’importante è però continuare a lavorare, sapendo che all’estero vanno veloci. Indipendentemente da quello che faremo io e Marta il beach volley italiano è in buone mani”.
Insieme a Paolo Nicolai è stata premiata come miglior atleta dell’anno anche la straordinaria Marta Menegatti; l’azzurra, non presente all’evento e anche lei proveniente dalla sua quarta Olimpiade (Londra 2012, Rio 2016, Tokyo 2020 e Parigi 2024) ci ha tenuto a ringraziare e a salutare tutti i presenti con un video messaggio (QUI), mentre il riconoscimento lo ha ritirato il papà, Maurizio Menegatti.
Caterina De Marinis, tecnico federale della coppia composta da Marta Menegatti e Valentina Gottardi, ha invece ricevuto il premio come miglior allenatrice dell’anno: “Sicuramente cambia vedere le partite e allenarle invece che giocarle. Amo il mio lavoro; la cosa che mi piace di più e vedere riuscite le giocate provate in allenamento. Per me è un onore essere qui per ritirare questo premio e ringrazio la Federazione per l’opportunità che mi sta dando di lavorare in questo ambiente. Abbiamo tante possibilità di fare bene e di migliorare sempre di più. La fortuna degli atleti dei beachers di non avere l’allenatore in panchina? Nel Campionato Italiano succede, mentre nel circuito internazionale no. Diciamo che noi allenatori siamo un pochino più in disparte.
Quello che possiamo fare è dare delle indicazioni prima del match e poi gioire o arrabbiarsi a fine partita. Il rapporto con le atlete? Si crea un rapporto di estrema complicità tra allenatori e beachers. Si vive una situazione diversa rispetto all’indoor. Il rapporto e molto particolare e penso non sia la stessa cosa nella pallavolo. Il livello del beach volley in Italia? Quest’anno ho partecipato alla tappa Finale di Bellaria Igea Marina e devo dire che nel femminile il livello medio che si è alzato in maniera importante. Stessa discorso anche a livello internazionale; prima sono stati i maschi a modificare il gioco rendendolo più veloce, ora sono aspetti che si stanno vedendo anche nel femminile. Questo è un beach volley che sta andando incontro a delle grandi fisicità”.
Sono stati premiati come “rookie” dell’anno anche i freschi vincitori dei Campionati Europei Under 18 Laurin Zoeschg e Matteo Iurisci; il giovane Zoeschg ha ritirato il premio anche per il suo compagno non presente all’evento: “Come ho iniziato a giocare a beach volley? Ero a Lido e vedevo sempre giocare mio padre e mio fratello ed è lì che mi sono avvicinato per la prima volta a questo sport. Poi sono andato a Brunico e ho visto giocare Theo (Hanni, ndr) e gli altri ragazzi e lì mi sono fermato. Il beach volley mi piace davvero tanto. Se dovessi scegliere ora tra beach volley e indoor sceglierei il beach volley. La vittoria agli Europei? Il beach volley europeo è molto diverso dal punto di vista tecnico e fisico: all’inizio ero un po’ spaventato ma alla fine possiamo dire che sia andata molto bene”.
Vincitore della categoria direttore di gara dell’anno Davide Crescentini, che agli ultimi Giochi Olimpici di Parigi 2024 è stato secondo arbitro nella finale 1/2° posto che ha visto scendere sulla sabbia gli svedesi Ahman/Hellvig e i tedeschi Ehlers/Wickler: “Arbitrare? Io personalmente mi diverto davvero molto a fare il mio lavoro. Dico sempre che il nostro è il miglior posto dove poter seguire la partita; quando sono in campo me la godo e cerco di non rovinare la festa a nessuno. Per me arbitrare atleti della nuova generazione è differente rispetto agli inizi; oggi i beachers sono più calmi. Il mondo del beach volley è come una famiglia, si sta insieme, si fa sport, si litiga ma si trova sempre un modo per poter far poi pace…insomma è un mondo che a me piace moltissimo”.
Queste invece le parole di Pier Paolo Murgioni, vincitore del premio come miglior supervisore della stagione: “Ringrazio tutti per questo importante premio. Quest’anno ho avuto la fortuna di lavorare sia per il Campionato Italiano, sia per i Future del Beach Pro Tour organizzati in Italia; eventi che permettono ai giovani beachers di affacciarsi al mondo del beach volley internazionale. È stato assolutamente un successo. Segui le partite di atleti che poi rivedi in giro per le tappe del Campionato Italiano, vedendo i loro miglioramenti. Nel corso degli ultimi anni abbiamo voluto alzare l’asticella anche a livello promozionale. Abbiamo cercato di accogliere le esigenze di tutti, anche quella di mostrare tutte le partite delle varie tappe del Campionato, dando così a tutti la possibilità di poter seguire le emozioni che può regalare questo sport”.
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(fonte: Comunicato stampa)