foto Dinamo Metar

Buon sangue non mente: Ekaterina Gatina, figlia di Oleksiy Gatin, si racconta a VolleyNews

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Il talento è naturale o ci sono dei fattori ereditari a determinarlo? La domanda è un classico tormentone dei club del mercoledì sera per appassionati del genere.

C’è chi sostiene che il dono è trascendente, ossia derivante da una congiuntura mistica che ha illuminato il predestinato. L’altro “partito”, invece, afferma che certe qualità sono immanenti, qualcosa che viene trasmesso come i capelli biondi o gli occhi scuri. Nel dibattito, potremmo dire che ultimamente le vicende della pallavolo russa hanno fatto segnare un punto a favore dei sostenitori della seconda teoria.

Infatti, tra le giocatrici più interessanti e futuribili della Superleague 2024-2025 troviamo Ekaterina Gatina, figlia di Oleksiy Gatin (ex giocatore passato anche da Ravenna, Bologna, Macerata, Falconara, Ancona, Taranto e Roma).

Se la mela non cade lontana dall’albero, il caso della schiacciatrice classe 2004 della Dinamo Metar – che si è raccontata in un’intervista esclusiva a VolleyNews – e delle sue sorelle Elena (Dinamo Anapa) e Svetlana (Dinamo Kazan) risulta paradigmatico.

Ekaterina, per cominciare ci racconti com’è nata la tua passione per la pallavolo?

Provengo da una famiglia di pallavolisti, quindi penso che la scelta di praticare questo sport sia stata naturale“.

Quanto è stato importante tuo padre Oleksiy nella tua vita e nella tua carriera sportiva? Qual è il miglior insegnamento che ti ha trasmesso?

Mio padre è, senza dubbio, una persona molto importante per me. La lezione più significativa che mi ha insegnato è di non mollare mai: se ci si impegna e si dà il massimo in un’attività, prima o poi si otterrà un risultato“.

foto Dinamo Metar

Anche le tue sorelle sono pallavoliste professioniste. Come descriveresti il tuo rapporto con Elena e Svetlana? E com’è giocare contro di loro?

Io e le mie sorelle abbiamo iniziato a praticare la pallavolo insieme, nello stesso momento. Possiamo quindi dire che siamo abituate sia a giocare insieme sia a essere separate da una rete: in campo siamo prima di tutto giocatrici. Nella vita al di fuori della pallavolo, invece, siamo sorelle come tante altre“.

Come riassumeresti la tua carriera fino a questo momento? Hai vissuto qualche momento indimenticabile?

Essendo ancora giovane, non c’è molto da riassumere. Tuttavia, posso affermare di aver accumulato una buona esperienza, prima nei campionati giovanili e poi nella Vischaya Liga A (seconda serie russa, ndr). Ci sono stati molti momenti memorabili, ma faccio fatica a sceglierne uno in particolare… Ogni momento, a suo modo, è stato il migliore“.

Arrivi da stagioni molto positive alla Lokomotiv Kaliningrad (U20 e seconda squadra). Come valuti questa esperienza?

Sì, in effetti sono state cinque stagioni brillanti. Eravamo una squadra giovane, ma ben organizzata. Ci è sempre mancato qualcosa nella fase finale del campionato; però, nel complesso, è stata un’esperienza positiva che mi ha permesso di crescere sia tecnicamente che mentalmente“.

foto Dinamo Metar

Veniamo all’ultimo capitolo del tuo percorso pallavolistico. Come hai capito che la Dinamo Metar era il club giusto per te in questo momento della tua carriera?

Ho scelto la Dinamo Metar perché, nelle ultime stagioni, è stata tra i sei migliori club in Russia. Inoltre, è una squadra nota per la sua combattività e la capacità di giocare alla pari con le grandi del campionato“.

Dove può arrivare la Dinamo Metar quest’anno?

L’obiettivo della prima fase del campionato è sicuramente ottenere il pass per i playoff. Una volta raggiunto questo traguardo, ci impegneremo a dare filo da torcere a tutte le avversarie che troveremo sul nostro cammino nella seconda fase“.

Se dovessi descriverti come giocatrice a chi magari non ti ha mai visto giocare, come lo faresti?

Trovo un po’ difficile descrivermi, ma credo di essere una giocatrice sempre concentrata e determinata“.

Quali sono i tuoi sogni per il futuro?

Il mio sogno nella pallavolo è diventare una giocatrice forte e potente, e vorrei anche acquisire esperienza a livello internazionale. Spero che tutto ciò si avveri“.

Un’ultima curiosità: chi è Ekaterina Gatina fuori dal campo?

Sono una ragazza che ama ascoltare diversi generi musicali, guardare serie TV, leggere libri e fare passeggiate in città. Tuttavia, dopo gli allenamenti, non sempre ho abbastanza energie da dedicare a queste attività“.

Di Alessandro Garotta

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI