Brescia, Zambonardi: “Fano è un sestetto difficile da affrontare, servirà difendere più di loro”

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Foto Gruppo Consoli Sferc Brescia
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Sesta di ritorno e turno casalingo per la Consoli Sferc Centrale Brescia che al San Filippo ospita la Smartsystem Essence Hotels Fano, neopromossa in categoria e decima forza del campionato, con sette vittorie e 22 punti al suo attivo.

Il roster marchigiano guidato da coach Mastrangelo propone la regia di Coscione incrociato a Marks, mentre a banda c’è una delle sorprese del campionato, il giovane Roberti (classe 2004, 305 punti messi a terra che lo decretano oggi miglior realizzatore di banda) in diagonale con Merlo. Al centro ci sono Acuti e Mengozzi, leader tra gli specialisti del muro con 54 block, tallonato da Erati che gli ha ceduto il primato restando a 51, mentre il libero è Raffa.

Brescia arriva dalla trasferta friulana in cui non ha espresso il suo miglior gioco, ma ha anche rischiato di arrivare al tie-break in un finale che ha fatto discutere, e la rivalsa è una leva potente. I punti in palio al San Filippo sono importanti per rilanciare la corsa alla vetta dei tucani – dietro a Ravenna di tre lunghezze – ma anche per mettere in cassaforte la salvezza per gli ospiti marchigiani che possono approfittare dello scontro diretto tra Macerata e Reggio Emilia e del turno proibitivo di Cantù che riceve Prata.

Roberto Zambonardi (coach Gruppo Consoli Sferc Brescia): “Gli ultimi risultati possono non averle dato ragione, ma Fano è un sestetto difficile da affrontare che conta su giovani promettenti come la banda Roberti e il secondo opposto Tonkonoh, 17 anni e 214cm, e su punti fermi esperti come il regista Coscione e il centrale Mengozzi. Marks, l’opposto titolare, sta giocando bene, così come il libero Raffa, protagonista di un gran campionato.

A banda si alternano Klobucar e Merlo, giocatori diversi, uno più tecnico, l’altro più esuberante. È una squadra completa e coriacea: servirà aggredirli con la nostra migliore battuta e difendere più di loro, ricordandoci di essere spietati quando serve. Ci aspettiamo una sfida molto combattuta”.

Fischio di inizio alle 17.30. Arbitri: Luca Cecconato e Marco Colucci
Biglietti disponibili on line sul circuito VivaTicket e nelle prevendite autorizzate consultabili sul sito.  Cassa aperta al San Filippo dalle 16. Diretta streaming su VBTV.

(fonte: Comunicato stampa)

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.