Testa alta, bandiera della Bulgaria sulla spalla, calma olimpica, voce limpida e analisi lucida. In fin dei conti Rado Stoytchev ha solo battuto da pochi minuti Perugia rimontando dal 2-0 e centrando così la prima finale della storia di Verona Volley. “Rimonta dovuta alla squadra – racconta il coach ai nostri microfoni – perché hanno dimostrato non solo la voglia di vincere la partita ma anche sangue molto freddo. Tutti sono stati molto attaccati al piano di partita con molta lucidità, che è un segnale di crescita importante”.
“Nessuno gioca più per fare il punto lui, ma tutti giocano per la squadra. Mi fa piacere vedere la crescita di Keita, mentale, e quella di Mozic. Per non parlare di Luca Spirito che da anni è un tassello molto importante di questa squadra. Stessa cosa Zingel, Cortesia”.
“Keita in posto 4 ha ricevuto anche bene? Lui si è allenato da poco in questo ruolo, questo è stato necessario dopo l’infortunio di Dzavoronok che ha lasciato un buco importante lì e siamo dovuti passare ad un altro modulo. Keita sarà un bravo ricevitore per il futuro, ve lo dico io“.
Sarà dunque questo il sistema di gioco di Verona anche per il prossimo anno (si parla dell’accordo già fatto con l’opposto brasiliano Darlan), ovvero Keita e Mozic in banda? Stoytchev risponde così: “È ancora presto per parlare del prossimo anno. Noi ora siamo qua attaccati a questa coppa”.
Intervista di Giuliano Bindoni