La Mint Vero Volley Monza si salva all’ultimo respiro cancellando una stagione che l’ha vista con la nuvola di Fantozzi sulla testa sin dal termine della scorsa finale Scudetto contro Perugia. Squadra che, ironia del destino, affronterà ora nei quarti di finale di Champions League. Al termine del match contro Cisterna raggiungiamo coach Massimo Eccheli, visibilmente emozionato dopo un lungo e commovente abbraccio con la moglie. È stato un anno difficile anche, forse soprattutto, per lui che è passato da tante finali raggiunte contro ogni pronostico in questi anni alla Vero Volley (vittoria in Cev Cup, finale di Challenge Cup, Final Four di Supercoppa, finale di Coppa Italia, finale Scudetto) a una lotta per non retrocedere risolta nel modo più incredibile. Quasi epico. Sicuramente drammatico dal punto di visto emotivo. Alla fine della nostra intervista l’abbraccio degli Stellars al grido di “Massimo, Massimo” in stile Il Gladiatore.
“È stata una montagna russa di emozioni, di tensione, ma ci siamo liberati di questa scimmia che avevamo sul collo da agosto praticamente. Di sicuro questa sera Cisterna non ci ha regalato nulla. Niente. È stata una partita vera. Sinceramente non ce li aspettavamo così carichi e determinati, raggiunto il loro obiettivo speravamo di trovarli un po’ più rilassati e invece hanno giocato una partita della Madonna. Cosa penso alla fine di questa stagione? Che è stata un master in resilienza passato a pieni voti”.
“Dedico questo risultato a tutta la società, alla presidente, a Claudio Bonati che non ha potuto mai vedere in campo la squadra che aveva costruito. Poi ovviamente alla mia famiglia – conclude Eccheli – che mi ha supportato per un po’ di mesi nonostante un mood non troppo allegro, diciamo così”.
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Intervista di Giuliano Bindoni