La crescita dei cucinieri nasce da lontano e si presenta come un cocktail ideato e ben miscelato dal dg Beppe Cormio, su una base di giovani di qualità, veterani di classe e uno staff preparato. Ingredienti che hanno consentito alla Cucine Lube Civitanova di alzare al cielo la Del Monte Coppa Italia e che l’hanno condotta alla Finale per il tricolore.
Un Bloody Mary senza pepe nero e tabasco non avrebbe lo stesso gusto speziato e piccante. Una Lube senza Santi Orduna, che domenica a Trento ha giocato la sua gara numero 500 nelle competizioni della Lega Volley, e Marko Podrascanin, che giovedì 1° maggio (ore 18.15) in Gara 2 con l’Itas Trentino festeggerà la presenza n.600 in Italia in un Eurosuole Forum già sold out, non avrebbe “ubriacato” di gioia a tal punto i suoi tifosi.
Il lavoro svolto da Santi e Potke in questi mesi, dentro e fuori dal campo, è stato straordinario e ha spianato la strada alla crescita pianificata da coach Giampaolo Medei. Grazie a loro, nelle ultime settimane le luci della ribalta hanno illuminato i giovani (toccata l’età media di 24 anni nel 6+1) di un gruppo compatto e tenace per le rimonte da manuale nei Quarti di Finale Play Off SuperLega Credem Banca contro l’Allianz Milano e nella serie di Semifinale contro la Sir Susa Vim Perugia, formazione detronizzata dai cucinieri.
Se vorranno cucirsi sul petto lo Scudetto i giganti marchigiani dovranno confezionare un’altra rimonta su misura, alternando l’eleganza delle movenze alla rapidità dei colpi e alla precisione nelle offensive. Il braccio di ferro con l’Itas Trentino si è aperto domenica. Il successo interno dei dolomitici nel primo round impone alla Lube la modalità “Rimonta ON”.
Santi Orduna (palleggiatore Cucine Lube Civitanova): “Le mie 500 partite sono un premio a costanza e perseveranza nella carriera italiana. Avrei voluto festeggiare con una vittoria, ma essere in Finale Scudetto a 42 anni mi gratifica, voglio vincere la partita n. 501. Se devo fare un bilancio, il gruppo Lube è uno dei più belli in cui io abbia mai giocato. Tanti atleti diversi per età, interessi, mentalità e gioco, in grado di dar vita a un team così unito. Io e Marko abbiamo messo la nostra esperienza al servizio del Club e abbiamo dato positività, ma il merito del processo di crescita, costruito nel tempo, va condiviso tra tutti, allenatore e staff compreso”.
“Parlo anche del preparatore Max Merazzi e del fisioterapista Marco Frontaloni, autentici collanti. Poi abbiamo un capitano perfetto come Fabio Balaso, che conosco da quando aveva 17 anni. Ognuno ha collocato il suo mattoncino, io e Potke ci abbiamo messo del nostro, ma siamo stati anche ricettivi. Poi vanno menzionati i tifosi, il botta e risposta tra squadra e curva ispirato alla passione della squadra per il manga ‘One Piece’ è solo l’ultima delle dimostrazioni di un grandissimo feeling”.
“I supporter ci hanno atteso, ora godiamoci questa Finale fino in fondo. Dobbiamo lottare con tutto quello che abbiamo, non siamo qui per caso, ma perché non abbiamo mollato in Gara 3 con Perugia. Lì è partito il riscatto e abbiamo costruito la rimonta! Domenica Trento ha giocato meglio, non abbiamo alibi. Quindi ora testa a Gara 2 in un Eurosuole Forum sold out per imporre il nostro gioco e tornare sulle Dolomiti con una fiducia rinnovata!”.
(fonte: Lube Volley)