Di Roberto Zucca
È sempre stato un beacher molto ricercato: nelle scelte, nei pensieri, nella filosofia di gioco e di vita. Gianluca Casadei, dopo aver rappresentato la disciplina del Beach Volley che cambia, si evolve, si innova, ha deciso di raccontare questo sport olimpico, partendo da tutti i più grandi che ne hanno fatto la storia:
“Da qualche settimana, complice la quarantena forzata, ho iniziato di nuovo a popolare la mia pagina Facebook Gianluca Casadei #1, e ho chiamato in causa amici e protagonisti, tutti coinvolti come atleti nella storia di questo sport. Il risultato è stato straordinario a livello di partecipazione, ma anche a livello di ‘seguito’ e di condivisioni sui social“.
Si è dilettato nel narrare, nello storicizzare il beach con delle interviste inedite?
“Per me sono più che altro delle chiacchierate, dei confronti, un modo per raccontare e per riflettere assieme ai protagonisti sulla disciplina che ha caratterizzato gran parte della mia vita. Scegliamo un argomento, un tema e lo svisceriamo con l’ospite di turno”.
L’obiettivo qual è?
“Costruire un modello. Un modello di sport, un modello di disciplina, un modello di tecnica. Mi piacerebbe che si attingesse da questo materiale per capire, ad esempio, quale sia il modello di un fondamentale del beach, magari raccontato da uno degli stessi personaggi. Non faccio nomi, perché davvero abbiamo chiacchierato con i grandi campioni del beach, coi pionieri, con chi ha aperto la strada”.
https://www.facebook.com/1770483759737573/videos/1679958355478304/
Recine, Babini, Gattelli, Perrotta, Galli, Mascagna, Lione, solo per citarne alcuni. Persone restie spesso a raccontarsi di fronte a una camera. Come ci riesce Casadei?
“Sono uno di loro. Nel senso che siamo dalla stessa parte del campo. Tra di noi non ci sono schemi, retropensieri, pregiudizi. Con alcuni lavoriamo assieme, siamo amici, con altri siamo stati avversari rispettosi. Ma tutti lasciano qualcosa di importante alla fine della chiacchierata. L’elenco comprende anche Lequaglie, Raffaelli, Cicola, Grigolo, Amore. Colonne portanti di questo sport”.
Per ora ci sono le dirette Facebook. Ma in prospettiva, c’è forse un progetto più ambizioso?
“E’un progetto che va alimentato. E di cui cercherò di tenere le fila. Magari aprendo un canale, magari trasformandolo in lezioni. Non lo so, ho tante idee in testa. Farò tutto passo dopo passo. Posso solo dire di essere felice di aver battuto il calcio di inizio”.
Come pensa di essersi distinto rispetto ai personaggi con cui ora chiacchiera amabilmente di storia del beach?
“Mi sono distinto per il mio carattere. Alcuni di loro rimangono inarrivabili. Io ho vinto il Campionato Italiano, che era il mio obiettivo, ma il loro palmares è impressionante a confronto”.
https://www.facebook.com/1770483759737573/videos/891850837996975/
Come è il Casadei del 2020?
“Mi arrabbio quando mi chiedono: ‘Ma tu ti alleni ancora?’. Anzitutto, io mi alleno sempre. E, soprattutto, la mia storia personale non ho ancora finito di scriverla. Abbiamo fatto tanto con Beach Volley University. Adesso sono il capitano e mi alleno con Caminati, Krumins e Bigarelli. Prima del lockdown stavamo mettendo in piedi la stagione”.
Dunque sta dicendo che continuerà a giocare?
“Non voglio fare programmi e annunci. Però sì, perché non dovrei? A 42 anni penso di avere ancora qualcosa da dare, non solo fuori dal campo”.