Di Redazione
Tutta l’Imoco Volley Conegliano è in lutto per la scomparsa di Paolo Sartori, per tutti Paolone, un vero e proprio pilastro del tifo gialloblu. Tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati dalle giocatrici della squadra veneta anche tramite social. Tra i più toccanti quello di Monica De Gennaro: “Quando sette anni fa ho avuto la fortuna di conoscerti ho capito subito la persona che eri, dall’animo buono, gentile, cordiale, spontaneo e disponibile, sempre in prima fila per sostenerci. Un tifoso onesto e leale che amava questo sport. Non sarà più lo stesso. Rimarrai sempre nel mio cuore. Che la terra ti sia lieve“.
Anche Raphaela Folie ha voluto ricordare il responsabile della tifoseria: “Paolone, sei stato e sarai sempre un esempio per tutti noi. Grazie per tutto quello che hai fatto per la società, per i tifosi, per noi ragazze. Un abbraccio, un sorriso o delle parole confortanti e incoraggianti per chiunque ne avesse bisogno. Sei stato uno dei pilastri di questa società che è arrivata al top anche grazie a te“. E Joanna Wolosz ha condiviso la vignetta del fumettista Lele Corvi, in cui Paolone appare di fronte a San Pietro in Paradiso e pone subito la domanda: “Sì ma le Pantere su che canale le fate vedere?“.
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Commosso il presidente Piero Garbellotto: “Abbiamo perso uno di famiglia. È un dolore straziante. Un caro amico, un parente stretto, un pilastro del club che non ha mai perso una partita delle sue amate Pantere. Infaticabile organizzatore del tifo e delle trasferte, dall’Italia alla Cina. A lui dedichiamo tutte le vittorie di quest’anno e lo vogliamo ricordare da campione del mondo. Oggi (ieri, n.d.r.) è il giorno più triste della nostra società, ci possiamo solo unire alle più sincere e affettuose condoglianze alla famiglia Sartori“.
Anche dalle ex giocatrici di Conegliano sono arrivati numerosi messaggi di vicinanza e affetto. “Ti ho conosciuto dopo uno dei miei primi
allenamenti – ricorda Elisa Cella – ci siamo fatti una lunga chiacchierata fuori dal Palaverde. Ho subito capito il tuo amore per questa squadra. Ci sei sempre stato vicino, anche nelle trasferte più lunghe. Vederti là sugli spalti e con il megafono ad incitarci sempre è comunque è stato motivo di orgoglio“.
Tra gli altri ricordi c’è quello di Raffaella Calloni: “Quando mi sono rotta il tendine d’Achille e non potevo guidare mi hai fatto da autista per due mesi, presentandoti ogni volta sorridente anche se erano le 6.30. Questo eri tu, un cuore buono, genuino e pieno di entusiasmo“. Anche Serena Ortolani, Samantha Bricio, Marta Bechis e Francesca Marcon hanno fatto arrivare le loro testimonianze, e non sono mancate le condoglianze dai tifosi avversari, come quelli di Novara.
(fonte: Il Gazzettino, La Tribuna di Treviso)