Di Redazione
Più distanti ma più vicini che mai, superando il lockdown grazie a videoconferenze, aggiornamenti continui e questionari online per confrontarsi e continuare il percorso di crescita insieme. Una sfida che si vince con l’ottimismo, con la voglia di fare, e anche con un po’ di creatività.
Focus sulla Serie C/Under 20, con coach Claudio Ambrosi che, insieme a tutto lo staff giovanile, è impegnato su molteplici fronti. “Distinguiamo tre aree: la prima è l’attività fisica, gestita dai nostri preparatori in condivisione. Vediamo i ragazzi in conference call due volte a settimana, forniamo loro schede con dei programmi fisici fissi, personalizzati sulle squadre.
Poi c’è la parte video: stiamo cercando di codificare le nostre azioni di gioco, in modo che, quando riprenderemo ad allenarci in palestra, potremo partire da parole chiave già condivise. Ci prepariamo quindi su video delle nostre partite, analizzando pro e contro con enfasi sugli aspetti positivi, e altre serate le dedichiamo a video di campioni di Serie A, divisi per ruolo. Da Kaziyski, a Giannelli, a Boyer, solo per fare qualche esempio.
L’ultima area, è un’idea che ho avuto leggendo degli articoli: elaborare dei questionari per lavorare sulla mentalità e sulla gestione mentale dei ragazzi. Come hanno visto e vedono la stagione, i lati postivi e le problematiche, ognuno ha dato la propria impronta, la propria visione. Proprio di recente ho costruito un questionario dedicato ai compagni di squadra, in cui ognuno può esprimere delle opinioni sia tecniche che caratteriali, per rinsaldare il senso di gruppo.
Raccolgo i dati, sempre in condivisione col direttore Bagnoli e con gli altri allenatori, che hanno adottato lo stesso metodo, sempre tramite piattaforma online. L’idea è quella di estrapolare le cose importanti, quelle osservate dalla maggior parte dei ragazzi, e poi condividerle con la squadra. Non i singoli dettagli, quindi, ma punti chiave, sempre con un’enfasi su quanto di buono e positivo abbiamo costruito.
La risposta dei ragazzi è al 100%, tutti non vedono l’ora di rientrare, sono animali in gabbia. Quasi tutti, vista la fascia di età, sono in conference call con le loro scuole o università, e appena fornisci una scheda pesi, anche quelli che durante la stagione facevano fatica adesso ce la mettono davvero tutta. E’ una cosa molto positiva, combattono contro la noia, imparano a gestire il loro tempo e le loro emozioni. Il giorno che gli diremo che si può tornare in campo, scommetto che arriveranno tutti in palestra con due ore di anticipo.
La nostra stagione? I campionati ovviamente sono stati sospesi, ma vedremo se prossimamente sarà possibile riprendere l’attività, in base alle indicazioni e alle temperature che nel frattempo aumenteranno. Perché i ragazzi hanno bisogno di andare avanti, perdere mesi di attività significa perdere ciò che hanno costruito. Sarà comunque un anno di svolta, vedremo come sarà la gestione dell’estate, che molto spesso è sinonimo di pausa, ma che, più per volontà dei ragazzi, verrà gestita in modo diverso, se sarà possibile.
Saltare i tornei più importanti, come il Cornacchia, e perdere la possibilità di accedere alle fasi finali della Junior League porta tanta tristezza, i ragazzi volevano un confronto ad alto livello. Ma io sono stato molto contento della mia squadra, hanno dato tanto e sono cresciuti. Le mie fotografie dei primi giorni e di oggi ritraggono uomini completamente diversi, il questionario serve anche a dimostrare loro proprio questo.
Abbiamo lavorato con uno staff stellare, non lo dico per dire. Da Bruno Bagnoli, a Giuseppe Pes, a tutti i preparatori e gli allenatori, sono persone super disponibili, con tanta volontà e la giusta visione d’insieme. Molto spesso le giovanili si fanno con l’obiettivo del campionato, invece per noi il focus sono sempre stati i ragazzi. Hanno avuto tutti la possibilità di crescere, in tutte le squadre, e questo è un ottimo punto di partenza”.