Gardini: "Lo stop era un atto dovuto, il fatto che si possano giocare i play off è una speranza"

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Di Redazione

Andrea Gardini, come tutti i giocatori, è a Piacenza dal giorno in cui le restrizioni per il coronavirus si sono fatti più stringenti, dal giorno in cui non si è più andati in palestra ad allenarsi ed intervistato da la Libertà analizza la decisione della Lega di interrompere la stagione regolare, confermando anche la sua volontà di rimanere nella società emiliana.

La consulta di Superlega ha deciso: stop al campionato, almeno per quanto riguarda la regular season. «Sinceramente non vedevo altra alternativa. Piacenza in fatto di coronavirus è stato ed è tuttora un luogo molto particolare e devo dire con tutta onestà che il solo pensiero di dovere andare in giro a giocare partite mi faceva venire la pelle d’oca. Ma non tutti, al di fuori di Piacenza, la pensavano come me».

In che senso? «In queste settimane ho parlato spesso con alcuni colleghi e ho notato che in tanti facevano riferimento solo al luogo in cui vivevano dove magari c’erano pochi contagi senza magari capire la situazione reale che c’è in certe zone».

Regular season stop ma porta aperta ancora peri play off: cosa ne pensi? «Io una ripresa dell’attività la vedo abbastanza lontana. Me lo auguro di cuore, che si possa tornare in campo presto, vorrebbe dire essere usciti da questa situazione e la possibilità di tornare a una pseudo normalità».

Stagione finita ameno perla Gas Sales. «Lo stop al campionato era un atto dovuto, il fatto che si possano giocare i play off è una speranza. Al momento è difficile capire chi potrebbe partecipare a questi play off visto che non tutte le squadre hanno giocato lo stesso numero di partite, magari la classifica al termine del girone d’andata sarebbe più veritiera».

Si parla anche di playoff ad inviti…. «Adesso si dicono tante cose, vedremo cosa succederà tra qualche settimana. Noi siamo tra quelli che soffrono di più per la chiusura della stagione regolare visto che ci attendevano una serie di partite alla nostra portata, da vincere certamente ma che ci avrebbero potuto portare ai play off. Ma è una situazione eccezionale, mai conosciuta prima e qualunque decisione presa e da chiunque sia presa diventa spesso impopolare o non accontenta qualcuno».

Ad inizio stagione è stato detto che hai un contratto biennale, restia Piacenza la prossima stagione? «A Piacenza sto bene, è stato un anno di noviziato per tutti, vedo tanta motivazione in tutti e soprattutto da parte della proprietà per consolidarsi. Io ho tutta l’intenzione di portare avanti il lavoro intrapreso».

Come giudichi questa stagione? «Purtroppo ne manca un buon pezzo, a un certo punto abbiamo avuto un salto di qualità, purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di giocare la parte finale della stagione e cioè il nostro vero campionato. Le più forti le abbiamo incontrate all’inizio, abbiamo vinto le gare che dovevamo vincere, il vero passo falso lo abbiamo fatto contro Monza nella gara di ritorno. Credo e sono convinto che avremmo potuto centrare i playoff»

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