Caserta, dubbi sulla regolarità della posizione di Cicolari: Cattaneo scrive alla società

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Di Redazione

Soffiano ancora venti di tempesta sulla Golden Tulip Volalto 2.0 Caserta: dopo la sconfitta per 3-0 a Monza emergono dubbi sulla regolarità dell’impiego di Greta Cicolari, tornata in campo ieri in serie A1 dopo più di 10 anni e purtroppo vittima di un infortunio nel corso del primo set. Se da una parte, infatti, è vero che Cicolari è stata regolarmente tesserata per la società campana ed è stata iscritta a referto nel corso dell’ultima partita della squadra di Serie C, dall’altra il suo utilizzo in serie A entra in conflitto, secondo alcune interpretazioni del regolamento, con la norma che consente alle società di A1 e A2 il tesseramento di una sola giocatrice dopo il limite del 31 gennaio (la Volalto 2.0 ha già inserito in rosa la centrale Mazzoni).

A sollevare il tema è stata in realtà lo stesso club, che con un comunicato nel dopopartita ha rivelato di essere stato contattato direttamente dalla Fipav: il presidente Bruno Cattaneo in prima persona si è incaricato di informare la società che l’impiego di Cicolari non sarebbe stato consentito. Il blog Dal 15 al 25 ha pubblicato oggi il testo della lettera, che recita: “(…) la circolare di attuazione dei regolamenti federali-norme tesseramento atleti, deliberata dal Consiglio federale – pag.8 e tabella a pag.10 – non consente all’atleta stessa di essere utilizzata nel corso della corrente stagione sportiva nel campionato di Serie A1 F dalla società sportiva Volalto 2.0 Caserta SSD A R.L. Tanto si comunica ad evitare spiacevoli malintesi”.

La Volalto 2.0 ha risposto a stretto giro di posta: “(…) L’atleta Greta Cicolari è stata tesserata in serie C f ed ha avuto parere favorevole dal comitato Campania. Ha regolarmente svolto gara in serie C il giorno 8/02/2020 come da referti in possesso della Fipav e, come recita lo stesso regolamento, l’atleta può essere utilizzata in serie superiori, fermo restando che poi non può più partecipare a campionati di serie inferiore”.

Si prospetta dunque un’altra sanzione per la società e per l’atleta, già in passato vittima di lunghe squalifiche in seguito al noto contenzioso con la Federazione? Certo è che appaiono piuttosto irrituali le modalità di comunicazione con cui il presidente federale in persona si rivolge al club, prima ancora che venga compiuto l’eventuale illecito, e a maggior ragione il comportamento della dirigenza che decide di agire contro il parere del numero uno della Fipav, quasi sfidandolo. Ma in tutta la vicenda Caserta di “normale” c’è davvero pochissimo…

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