Di Redazione
Trenta punti e secondo posto in classifica. Questo il bottino raccolto fino ad ora dall’Unet E-Work Busto Arsizio nella massima serie femminile. Una formazione che certamente ha tanta fame e vuole continuare questa marcia vincente sia in campionato che in CEV Cup. Ed è proprio su questi temi che il Direttore Generale bustocco, Enzo Barbaro, si è soffermato nell’intervista rilasciata a Samantha Pini, giornalista de “La Prealpina“.
Un girone di andata da 9 in pagella ma per l’Uyba gli esami più difficili arrivano adesso. Questo, in sintesi, il pensiero del Direttore Generale biancorosso, Enzo Barbaro, nemmeno troppo sorpreso dall’attuale secondo posto in classifica. «Non mi stupisce ma non era nemmeno così scontato – precisa -. Era nelle nostre corde ma la concorrenza è stata altissima e proprio per questo credo che abbia un grande valore».
E guardando indietro, c’è anche qualche rimpianto: «Le sconfitte di Firenze e Novara – precisa il d.g. bustocco -. Sono partite che avrei voluto giocare in modo diverso: contro II Bisonte non c’erano le due americane, contro la Igor la squadra ha accusato il colpo dell’assenza di Leonardi. Ci è mancato qualcosa dal punto di vista puramente numerico e mi sarebbe piaciuto affrontarle al completo».
Un filotto di nove successi consecutivi tra campionato e CEV Cup ha portato Busto sempre più in alto, riavvicinato i tifosi alla squadra anche se le presenze sugli spalti del PalaYamamay non hanno finora avuto picchi importanti (la media è di 2.340 spettatori). «È una tendenza generalizzata, non solo nostra – precisa -. Non mi lamento dei 2.000 spettatori, ovvio però che se faccio un paragone col passato la differenza c’è. È un aspetto su cui bisognerebbe interrogarsi, anche perché le nuove generazioni sono più abituate a cliccare e vedere tutto da casa che non a uscire».
Il PalaYamamay ospiterà anche il quarto di finale secco di Coppa Italia che vedrà Gennari e socie impegnate contro Firenze e poi le Final Four. Un traguardo che Busto non può farsi scappare, provando a sfruttare il fattore-campo per centrare un risultato prestigioso (nelle ultime cinque stagioni l’Uyba non è mai andata oltre la semifinale). «La pressione di un quarto di finale è sempre uguale perché le Final Four sono un obiettivo alla nostra portata – il parere di Barbaro -. Ovvio che poi sarà bello giocare un’eventuale semifinale a casa nostra e fare meglio degli anni scorsi. Prima però c’è Firenze, squadra che soffriamo ma che potremo affrontare al Pala grazie ad un ottimo girone di andata».
Nel menu biancorosso c’è anche la CEV Cup e un secondo posto in campionato da confermare per poter vivere un playoff da protagonista. «Nel girone di ritorno non dovremo abbassare il nostro livello di attenzione di gioco – prosegue il d.s. delle farfalle -. Sarà complicatissimo, servirà uno sforzo ulteriore ma non possiamo fermarci».