Di Redazione
Si giocherà a porte chiuse viste le nuove disposizioni emanate dal governo e la Calzedonia Verona scenderà in campo a Cisterna contro la Top Volley, sabato 7 marzo con un rinforzo di “lusso”: Matey Kaziyski. Intervistato da “La Gazzetta dello Sport” lo schiacciatore bulgaro si è soffermato sulla sua esperienza in Giappone e sul futuro con Verona.
Arriva con un titolo nazionale in tasca conquistato con gli JIEKT Stings in Giappone da pochi giorni. «Sono felicissimo perché è il primo titolo del club. Ci tenevo io che ci provavo da diversi anni, ci teneva il club. È una grossa soddisfazione che mi porto dietro».
Una finale con i Panthers giocata a porte chiuse (su richiesta del primo ministro giapponese Abe) a causa del coronavirus. Un modo inusuale di concludere il campionato. «Molto molto strano, d’altronde tutta questa storia del virus sta prendendo dimensioni imprevedibili. Hanno deciso così e noi abbiamo sofferto a giocare in un impianto vuoto ma penso anche ai nostri tifosi che ci hanno seguito tutto l’anno, ci sono stati vicini, e la partita decisiva non l’hanno potuta vivere con noi. Noi dopo abbiamo organizzato una festa nell’albergo dove eravamo ma spero che la società riuscirà a organizzare un festeggiamento più ampio».
Il Giappone dell’Olimpiade: come si avvicina ai Giochi? «Nel mondo sportivo ovviamente influisce tantissimo, hanno anche modificato e ridotto campionati ed eventi per permettere una preparazione accurata. Nella vita quotidiana non tanto per chi non vive a Tokyo. Ora, come è prevedibile, c’è moltissima discussione sul virus, si parla di spostare o addirittura annullare, c’è molta discussione da quello che ho capito sui giornali su quello che può succedere in relazione a questa situazione sanitaria. Speriamo che finisca tutto presto e si torni alla normalità».
Intanto lei è tornato a Verona. Solo per il finale di stagione o per un progetto più lungo? «È presto per dirlo, c’è una discussione in corso ma onestamente ora preferisco concentrarmi sulle poche partite che restano».
E la squadra come la vede? «Beh sono contento che non ci siano grossi problemi fisici come lo scorso anno. Da un punto di vista del gioco non do giudizi perché non ho visto molto e devo capire le problematiche e le effettive disparità con le altre squadre. C’è da lavorare questo è sicuro e le partite non sono molte».
Pronto quindi a far risalire Verona? «Prontissimo e speriamo di cominciare subito a Cisterna sabato».