Golden Tulip Volalto 2.0 Caserta, dopo la trasferta c’è la quarantena

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Di Redazione

Un altro episodio paradossale nella travagliata stagione della Golden Tulip Volalto 2.0 Caserta, anche se stavolta l’ironia lascia spazio alla legittima preoccupazione. Decisa a rinunciare alla trasferta sul campo della Zanetti Bergamo per l’emergenza coronavirus, sabato pomeriggio (quando in realtà si erano già diffuse le notizie sui nuovi provvedimenti governativi) la società campana è tornata sui suoi passi e ha scelto di partire per evitare l’esclusione dal campionato che sarebbe inevitabilmente seguita alla doppia rinuncia.

All’ultimo momento, però, la sospensione dell’attività decisa dalla Lega Pallavolo Serie A Femminile ha reso tutto inutile. E oltre al danno, per Caserta è arrivata la beffa: al loro rientro in Campania, giocatrici e membri dello staff si sono visti notificare dal sindaco un provvedimento di quarantena. Così Ghilardi, Trevisiol e l’allenatore Malcangi sono tornati a casa nelle regioni del Nord, Ameri in Puglia, Misceo, Mastroianni, il secondo allenatore Di Rauso e gli altri componenti dello staff in altre località della Campania; ulteriore disagio per Ludovica Dalia, che non è neppure potuta tornare nella sua casa di Roma per non mettere a rischio i genitori.

In base all’ordinanza della Giunta Regionale della Campania, scrive il primo cittadino Carlo Marino, “al rientro nel territorio campano, tutte le atlete e lo staff della Volalto 2.0 presenti nella Regione Lombardia dovranno essere sottoposti alla permanenza domiciliare obbligatoria“. Il sindaco di Caserta inserisce nella sua lettera anche un richiamo alla “scelta sportiva, che non si condivide e che secondo lo scrivente non rappresenta, in questo momento delicato del Paese, il senso di responsabilità a cui tutti ci ha raccomandato il Presidente Mattarella“.

Naturalmente la vicenda ha mandato su tutte le furie il presidente Nicola Turco: “Qualora la Lega persistesse nella sua follia di continuare il campionato – scrive il numero uno delle rosanero in un comunicato – la Volalto di fatto non può partecipare fino al 3 aprile, in quanto il protocollo prevede, ovviamente, che i soggetti in quarantena devono stare chiusi in casa! Le conseguenze saranno disastrose, ma non di certo per la Volalto. Questa irresponsabilità deve essere punita e coloro che sono colpevoli dovranno prendersi, ora, non solo le loro responsabilità, ma dovranno chiarire come mai non hanno fatto nulla fino ad oggi!“.

(fonte: Comunicato stampa)

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