Di Redazione
Complici le preoccupazioni per l’emergenza coronavirus che sta investendo il paese, quella di oggi sarà una giornata di serrati confronti nel mondo della pallavolo per determinare le modalità di quello che sembra ormai l’unico epilogo possibile: una sospensione totale dell’attività fino a quando le condizioni di sicurezza saranno ripristinate.
Alle 17 è in programma una nuova riunione del CdA di Lega Pallavolo Serie A, rigorosamente in conference call a distanza: l’orientamento di venerdì, quando le società si erano espresse a favore della ripresa a porte chiuse, potrebbe cambiare anche alla luce degli episodi di Milano e Piacenza, dove non si è giocato per sospetti casi di Covid-19. E del resto molte squadre, come la Leo Shoes Modena, hanno già manifestato la loro intenzione di non rientrare più in campo almeno fino al 3 aprile.
Stesso discorso per la Serie A Femminile, dove del resto non si è giocato neppure ieri e il partito dei contrari sembra essere ancora più ampio, nonostante le numerose critiche alla tempistica della sospensione. In giornata è prevista una nuova riunione del Consiglio di Lega che, oltre a ratificare lo stop, si interrogherà anche sulle modalità della ripresa: a questo punto una conclusione del campionato come programmato non è più pensabile e sarà necessario studiare soluzioni alternative.
Il fronte più spinoso è quello internazionale: oggi è in programma un nuovo confronto tra le società e la CEV, che in settimana aveva riprogrammato a Maribor le gare di Champions League di Trento, Novara e Scandicci, per verificare se ci siano ancora le condizioni per giocare in Slovenia. La CEV ha anche già sospeso la gara tra Perugia e Fakel Novy Urengoy, per il rifiuto dei russi di viaggiare in Italia, e si suppone che lo stesso possa accadere per l’incontro tra Lube e Knack Roeselare e quello di CEV Cup tra UYBA e Dinamo Kazan, tutti in calendario nel corso della settimana.