Di Redazione
Sono giorni difficili quelli che la Lombardia, e ormai possiamo dire tutta Italia, stanno vivendo a causa del Coronovirus tanto che la “zona rossa” è stata estesa a tutta la Penisola. I contagi per il Covid-19 crescono di giorno in giorno e la situazione è sempre più preoccupante specialmente nella zona di Bergamo e provincia. Lo sa bene Roberto Cominetti, schiacciatore del Pool Libertas Cantù, ma bergamasco doc, che intervistato dal sito web “Win Cantù.it” ha raccontato come lui, la famiglia e la squadra sta vivendo questo momento delicato.
Come stanno affrontando i bergamaschi questa emergenza? “Purtroppo bisogna dire che ognuno sta facendo quello che vuole. C’è chi rispetta le norme ed esce necessariamente per fare la spesa, chi invece scorrazza più facilmente in luoghi pubblici. E questa è una grossa pecca”.
Sappiamo che tua sorella è infermiera. Com’è il quadro della situazione descritto da lei? “Si, presso il Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Ci tiene sempre costantemente aggiornati inviandoci la varia documentazione su cosa fare e non fare. Mi racconta che la situazione è drammatica, anche in ospedale stanno facendo fatica a contenere l’emergenza e non ci sono più ruoli specifici, tutti fanno un po’ tutto. I medici fanno anche gli infermieri, poiché il personale con tutte le esigenze che ci sono fatica a eseguire gli ordini. Ma soprattutto siamo arrivati in un momento in cui, come ai tempi delle guerre, nelle cure in terapia intensiva danno precedenza ai giovani rispetto agli anziani. Sono obbligati a fare delle scelte per via dei posti limitati”.
Proviamo a distrarci un po’ parlando di volley: già tre settimane di stop a cui andranno aggiunte almeno altre tre.. ”Già. Contro Bergamo non abbiamo giocato e secondo me è giusto così, non bisogna rischiare di veicolare troppo in giro il virus. E quindi che anche noi sportivi ci siamo dovuti fermare. O meglio, per quanto riguarda gli impegni ufficiali perché gli allenamenti sono continuati sempre regolarmente al Parini, grazie alla concessione da parte del Sindaco Alice Galbiati”.
Nel caso di ripartenza, dovreste cercare un’impresa disperata per recuperare almeno dieci punti a Mondovì in quattro incontri, per poter ambire allo spareggio. Ce la potete fare? “E’ brutto da dire ma è veramente difficile. Abbiamo quattro partite a disposizione, ma dobbiamo affrontare due squadre veramente competitive come Bergamo e Brescia, non sarà sicuramente facile. Tuttavia la speranza è l’ultima a morire, ma visto l’andamento temo faremo molta fatica però…..”.
Vuoi aggiungerci dell’altro? “Si. Dobbiamo rimanere uniti per ottenere qualcosina. L’obiettivo è quello di conquistare almeno il penultimo posto finale, dato che si parla di un eventuale allargamento dell’A2 a 14 squadre e in tal modo la prima delle ultime due classificate verrebbe ripescata”.
Cosa sta mancando a questa squadra per ambire a un campionato tranquillo? “L’annata fin dall’inizio è andata male. Individualmente siamo anche una formazione ben costruita, però abbiamo avuto il problema dell’infortunio legato a Baratti ed essendo lui un palleggiatore ci ha condizionato molto. Ringraziamo Reggio che ha fatto sempre il suo permettendoci innanzitutto di allenarci, ma essendo stato fermo da tanto tempo non poteva di certo farei i miracoli. Abbiamo provato comunque a dare il massimo, anche se da fuori non sempre si è notato. Tanti si sono lamentati delle molte battute sbagliate ad esempio, ma eravamo costretti a questo tipo di soluzione per cercare di portare a casa qualcosa. Non è un caso che nelle partite che abbiamo vinto la chiave sia stata proprio il servizio. E infine siamo una squadra giovane, anche se individualmente a mio avviso ognuno di noi è cresciuto, tecnicamente ma soprattutto mentalmente vista la situazione da affrontare”.
Il futuro di Roberto Cominetti potrebbe essere comunque sempre legato alla Libertas o conterà tanto in quale categoria si parteciperà? “Ora come ora non lo so. Innanzitutto penso a portare a termine la stagione con Cantù nei migliori dei modi nonostante sia stata deludente rispetto alle aspettative iniziali. Una volta finito il tutto parlerò con il presidente Ambrogio Molteni, per vedere i progetti societari e a quale campionato poi parteciperemo. Personalmente però voglio essere onesto, non vorrei scendere di categoria”.