Di Redazione
12 marzo 1995: la Sisley Treviso sale per la prima volta sul tetto d’Europa, alzando al cielo quella che all’epoca era la Coppa dei Campioni. Lo fa in territorio straniero, a Vienna, ma in una finale tutta italiana, contro la rivelazione Edilcuoghi Ravenna. Per i trevigiani è solo l’inizio di un lunghissimo ciclo di successi che li porterà (oltre al resto) a laurearsi campioni continentali per altre tre volte.
In quel marzo di 25 anni fa la Sisley sta dominando la regular season, che chiuderà con due sole sconfitte di cui una, ininfluente, all’ultima giornata. Reduce dal primo, storico scudetto, la squadra allenata dal giovane ma già titolatissimo Gian Paolo Montali è favoritissima per il bis, anche perché dalla ridimensionata Milano è arrivato il “fenomeno” Andrea Zorzi, che si è aggiunto a stelle di prima grandezza come Gardini, Bernardi e Zwerver.
A febbraio però arriva il primo imprevisto stop: al Palaeur, davanti a quasi 12mila spettatori, Treviso perde per 1-3 la finale di Coppa Italia contro la Daytona Las Modena di Bracci e Cantagalli. In Europa il cammino è più lineare, anche se i veneti devono ribaltare la sconfitta in quattro set subita in casa del Bayer Wuppertal: al ritorno finisce 3-0.
Ravenna, guidata dal monumento Daniele Ricci, è campione d’Europa in carica, ma in estate ha rivoluzionato la squadra lasciando partire mostri sacri come Vullo, Masciarelli e Giovane Gavio: ora, a parte gli esperti Fomin e Bellini, l’età media della Edilcuoghi è bassissima, con Sartoretti a fare da “veterano” a soli 24 anni. Quarta in campionato, la squadra romagnola riesce a cavarsela nei quarti di Coppa in uno scontro di fuoco contro il Cannes e in semifinale supera l’Olympiakos per 3-1, mentre Treviso distrugge i belgi dello Zellik (nel video qui sotto).
La finalissima non ha storia: Treviso è sempre avanti in tutti i set, fatto salvo il 7-9 per Ravenna del terzo. Ricci prova a rimescolare le carte spostando Fomin al centro e spedendo in campo il giovanissimo Lirutti, ma non basta: il grande protagonista del match, Lorenzo Bernardi, trascina la Sisley a un 3-0 senza appello (15-6, 15-4, 15-12 i parziali). Oltre 500 tifosi trevigiani invadono il campo per festeggiare, e Montali dichiara: “Mi mancava soltanto questo trofeo, ed è il più bello. È stato premiato il coraggio delle scelte fatte, e la forza della volontà. Adesso non ci resta che un traguardo: vincere lo scudetto“.
E invece quel traguardo sfumerà clamorosamente poco più di un mese dopo, sempre per mano di Modena, che riuscirà addirittura a dominare la finale per il titolo vincendo tutte e 3 le gare in programma (3-0, 3-0, 3-1). Un bello smacco per i “miliardari della Benetton“, come li definiva allora La Repubblica. Ma per gli appassionati di Treviso quel 1995 resta comunque un anno indimenticabile.