Di Redazione
II coronavirus ha portato allo stop anche della pallavolo dei massimi livelli, degli allenamenti e delle partite di ogni categoria, quindi anche della massima serie.
Così, tra i costretti in casa, c’è anche il gigante della Lube campione del mondo, Robertlandy Simon.
Il centrale trentaduenne è stato intervistato oggi da Il Resto del Carlino – Macerata.
Simon, com’è la sua giornata adesso a Civitanova? «Eh, è diversa, sono dentro casa, solo con il cane Paco».
La sua famiglia è rientrata a Cuba vero? «Sì, mio padre e mio fratello era meglio stessero là. La mia ex compagna e mia figlia invece sono in Canada. Mi mancano tutti, non è facile stare da solo, poi in un Paese che conosci, dove vivi da anni ma non è il tuo».
Nella sua natia Cuba non sembra esserci ancora una vera emergenza per il coronavirus. «Si ho saputo solo dei tre turisti italiani positivi, ma poi nient’altro».
Quindi esce solo per passeggiare col cane? «No nemmeno. Ho il giardino e Paco fa li i suoi bisogni. Ci viene detto che non dobbiamo uscire, e allora non esco».
Ora può dormire di più, ne sta approfittando? «Sicuro, oggi mi sono svegliato alle 11…»
E poi come trascorre la giornata? «Mi devo tenere allenato, non voglio ingrassare stando fermo senza poter disputare le partite. Faccio esercizi, addominali, squat, piegamenti. Poi mi cucino io quasi sempre, roba semplice, riso, pasta in bianco, petto di pollo. E la sera dopo aver mangiato mi diverto per ore a giocare a Call Duty alla Playstation».
Anche un gigante come lei ha paura del coronavirus? «La preoccupazione c’è, è normale no? Soprattutto pensi alle persone che conosci e temi di poter contagiare altri».