Di Redazione
Lo sport italiano si è fermato. Niente più distinzioni tra sportivi professionisti e il resto della popolazione.
Non fa eccezione chiaramente la Sir Safety Conad Perugia che ha interrotto anche gli allenamenti. Gli atleti sono nelle loro case, isolati da tutti, in attesa di nuove direttive.
Come vivono questo momento i block devils lo ha raccontato il tecnico Vital Heynen intervistato dalla redazione polacca di Tv Sport e come riporta oggi La nazione Umbra: «Abbiamo poche persone infette in Umbria, quindi non ci sentiamo minacciati. Abbiamo però deciso di fermarci e restare a casa, intanto fino a domenica. Sono in contatto con i giocatori, la sfida in questo momento è mantenere la giusta motivazione e la concentrazione. Il mio ruolo di allenatore è quello di preparare la squadra, ma in questo momento non saprei a cosa prepararla».
«Un membro del nostro staff ha elevato le misure di sicurezza andando a dormire in garage. Limita i contatti con la famiglia poiché sua suocera è anziana ed ha problemi cardiaci, essendo stato a contatto con una squadra che viaggia molto il rischio di trasmettere qualche infezione era più elevato. Per quanto riguarda la squadra avevamo un programma fino a martedì a mezzogiorno.
Sapevamo che le partite di campionato erano state posticipate, ma non c’erano decisioni in merito alle coppe europee. Una volta che abbiamo saputo di non giocare nemmeno la gara di ritorno dei quarti di finale, ho interrotto la seduta ed ho mandato tutti a casa. Sono fermamente convinto che le restrizioni sono una buona decisione delle autorità. Spero solo che la pandemia non si diffonda nel resto d’Europa».
Il capitano Luciano De Cecco ha spiegato: «Stiamo vivendo una situazione difficile ormai in tutta Europa e nel Mondo. Pertanto ci atteniamo responsabilmente a quello che è il concetto che è importante in questi giorni, cioè restare a casa. Invito anche tutti i nostri tifosi e tutta la popolazione in generale a fare altrettanto, ad agire con razionalità ed a rispettare delle regole fondamentali per evitare quanto più possibile il propagamento del Covid-19»
