Stop forzato per la Zanetti Bergamo. Fenoglio: "Preparo le partite come se dovessimo giocare"

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 3 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 3 minuti

Di Redazione

Per ora, l’inattività forzata della Zanetti Bergamo è programmata fino al 22 marzo. Ma su quello che accadrà dopo c’è assoluta incertezza, come sottolinea il responsabile delle relazioni esterne Andrea Veneziani in un’intervista a L’Eco di Bergamo: “Su ciò che ci aspetta pesa un punto interrogativo grosso come il mondo. Stiamo cercando di capirci qualcosa, perché non è soltanto uno l’organismo che può prendere una decisione: c’è il governo, anzitutto, ma anche il Coni, le singole Federazioni e da ultimo la Lega“.

A differenza di altre squadre, perlomeno, la Zanetti può ancora contare su tutte le sue straniere: la statunitense Annie Mitchem non ha seguito l’esodo di molte sue connazionali ed è rimasta a Bergamo insieme alla polacca Malwina Smarzek, alla brasiliana Samara, alla canadese Kiera Van Ryk e alla serba Sladjana Mirkovic.

Chi sta vivendo la “quarantena” in modo particolare è l’allenatore Marco Fenoglio: “Al mattino – spiega – preparo le partite come se dovessimo giocare il giorno dopo. È il modo migliore per mantenere un minimo di concentrazione sul mio lavoro“. E riguardo allo stop degli allenamenti il coach della Zanetti aggiunge: “Non ho predisposto tabelle di lavoro, non essendoci nemmeno impianti disponibili. Confido molto nella professionalità delle ragazze. Prima o poi si ricomincerà a fare una vita normale: vorrei ritrovarmele in palestra con una condizione atletica accettabile“.

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI