Di Redazione
Si chiama “Float” ed è ispirato alla penna di Haruichi Furudate, l’autore del celebre manga “Haikyu, l’asso del volley”, che merita un approfondimento a parte. È un riconoscibilissimo pallone da pallavolo molto personalizzato, con tanto di occhi, scarpette e manine, che da qualche tempo è diventato di gran moda tra chi della pallavolo ha fatto una professione. Non tanto giocatori e tecnici, anche se molti scout lo hanno immediatamente adottato, quanto piuttosto giornalisti.
È una cover rigida che serve a proteggere lo schermo del proprio PC ma che contemporaneamente testimonia la passione per la pallavolo. Costa una ventina di dollari, è venduto on line, ed è prodotto dalla Azzumo che, visto il successo, ha creato una serie di prodotti simili sempre ispirati allo sport e ai palloni. Le prime cover avevano avuto grande successo agli ultimi mondiali maschili e femminili ed erano in bella vista sul back dei notebook dei colleghi giapponesi. Ora sono distribuiti un po’ in tutto il mondo e si cominciano a vedere anche in Italia.
L’idea è venuta a un giornalista giapponese che ha vissuto una disgraziata esperienza che prima o poi tocca a chi fa questo mestiere (anche chi scrive ne sa qualcosa): una gran pallonata sul pc durante le operazioni di riscaldamento alla battuta. Computer per terra e schermo in frantumi.
Di qui l’idea di una sleeve rigida di protezione personalizzata con un pallone che rappresentasse non solo il volley ma anche il suo spirito ironico e giocoso. Ed è nato Float, in due diverse versioni: con le dita a forma di V, vittoria, e con quelle con mignolo e pollice esteso, hang loose, il segno beneaugurante di chi nella vita se la vuole godere. Cose di cui abbiamo un estremo bisogno.
