Di Redazione
Segue con grande attenzione tutte le notizie che riguardano l’Italia, i suoi amici e i suoi tanti colleghi con i quali è in contatto. Lui non può fermarsi, per ora in Turchia si continua a giocare. Leonel Marshall si allena e va regolarmente in campo.
Da sabato ci sarà la Final Eight maschile di Coppa nazionale ad Ankara, a porte chiuse. Marshall gioca a Bursa: “La situazione è relativamente tranquilla – racconta lo schiacciatore al sito SportPiacenza.it – ma sono in apprensione per mia mamma, che vive a San Nicolò, mentre mio papà è bloccato a Cuba e per il momento non riesce a tornare a causa dello stop dei voli”.
In Turchia i dati ufficiali parlano di pochi casi: “Ci dicono di restare a casa e devo dire che qui tutti stanno rispettando le regole, anche i più giovani. Sono molto preoccupato di quello che sento arrivare dall’Italia, so che Piacenza è uno dei centri del contagio. Mia madre mi dice che c’è una realtà angosciante e che le ambulanze passano in continuazione. Per quanto riguarda Cuba invece, dove attualmente si trova mio papà, ci sono 140 persone sotto osservazione: sembra che tre italiani provenienti dalla Lombardia abbiano portato il virus e le autorità stiano cercando di capire come muoversi”.
In Turchia si gioca e ci si allena: “Sono arrivati i gel disinfettanti per le mani e tutti i palazzetti sono stati sanificati. Quando ci alleniamo e giochiamo è impossibile toccarsi la faccia con le mani – dice Marshall – pensare al volley è complicato. Io sono il capitano ma siamo arrivati al punto che non si può nemmeno fare il saluto a inizio e a fine gara e non possiamo neanche abbracciare i compagni. Proviamo tutti a concentrarci sulla pallavolo ma non è semplice”.
Marshall poi ha una preoccupazione in più: “Non so come tornare a casa. Tutti i voli sono bloccati, se non si trova una soluzione dovrò attendere qui fino a quando la situazione non si sarà calmata”.
(Fonte: Sportpiacenza.it)