Di Redazione
La preoccupazione per la situazione in Italia e per la sua patria, l’Argentina. Il palleggiatore della Sir Safety Conad Perugia Luciano De Cecco, passa le sue giornate in quarantena cercando di tenersi in forma con l’aiuto della moglie Paula, ma il pensiero all’emergenza Coronavirus è sempre ben presente nella testa dei giocatori, specialmente dopo la notizia della positività di Earvin Ngapeth, schiacciatore dello Zenit Kazan. Tanto che l’alzatore dei Block Devils, intervistato da “La Nazione Umbra“, ha dichiarato che quanto successo allo schiacciatore francese possa incidere sulla ripresa del campionato.
«Ogni giocatore cerca di tenersi in forma come meglio può. Mi aiuta molto Paula che è una tennista ed è più abituata di me a fare esercizi singolarmente visto che pratica uno sport individuale. I numeri parlano chiaro, non migliora la situazione, il tempo stringe e i contratti stanno scadendo. Si dice che alcune società vogliono terminare il campionato ma non credo possa esserci ottimismo al riguardo. Adesso ci sentiamo poco con gli altri compagni di squadra, nelle conversazioni non si parla di pallavolo ma solo di questa emergenza sanitaria e delle misure adottate».
Il tempo a disposizione di ognuno è maggiore del solito e si seguono le informazioni che arrivano sui media. «Ho molto tempo a disposizione e leggo un po’ di tutto su internet di quello cosa sta accadendo fuori da casa, sembra di vivere una cosa irreale. Quando ho letto la notizia della positività di Earvin Ngapeth al Covid-19 ho subito pensato che la pallavolo per questo anno è finita. Gli unici campionati che rimanevano ancora aperti erano quello russo e quello turco, adesso neppure loro giocano più, hanno capito che dovevano sospendere, le speranze di riprendere si sono dunque esaurite».
Ovviamente uno straniero residente all’estero segue con attenzione le notizie che arrivano dal proprio paese. «In Argentina ci sono un centinaio di casi positivi, è stata instaurata la quarantena collettiva, spero che la gente capisca che bisogna rispettare le normative. Vedo che molte persone vanno sulla costa e non sono consapevoli del pericolo».