Di Redazione
«Non giochiamo ma ci alleniamo molto». Ecco come Anna Nicoletti, opposto classe ’96 della Lardini Filottrano, riassume il momento al Corriere Adriatico.
Lo stop forzato al campionato di serie Al per l’emergenza Coronavirus ha rivoluzionato i piani della squadra di Schiavo cambiando un po’ le carte in tavola anche nella lotta salvezza.
Nicoletti, in Piemonte tanta strada per nulla...
«La sospensione delle partite di mercoledì e di domenica ci sta ma quel che è dispiaciuto è non aver giocato a Chieri perché ormai c’eravamo, il viaggio l’avevamo fatto e perfino svolto la rifinitura della domenica mattina. Dover pranzare e poi partire senza giocare ci ha lasciato perplesse ma pazienza».
Verosimilmente il campionato ripartirà domenica 8 marzo giocando a porte chiuse nell’impegno casalingo contro Cuneo.
«Noi avevamo una settimana molto importante e forse decisiva perché dopo Chieri avevamo il match interno a Brescia e poi la trasferta a Caserta».
La Lardini ha 5 punti di vantaggio su Perugia e, facendo qualche punto, si sarebbe presentata ai successivi impegni con il traguardo molto più vicino. Invece ora è tutto aperto.
«Ci stiamo impegnando al massimo in allenamento per migliorare quelle cose su cui sappiamo di dover lavorare e quindi proviamo a ottimizzare».
Finora la sua stagione sotto l’aspetto personale è ottima: è il punto di riferimento in attacco ed settima nella classifica delle realizzatrici della A1.
«All’inizio ambientarsi a Filottrano, un paese così piccolo, non è stato facile ma ora sono molto contenta di essere qui. La società è molto presente e si è instaurato un bel rapporto di rispetto ma anche di confronto e questo non è scontato. Il gruppo è ottimo e i risultati penso che si vedano».
Guardando alle Olimpiadi di Tokyo, lei ha anche ambizioni azzurre?
«È chiaro che nel ruolo di opposto il riferimento è Paola Egonu ma io cercherò di fare il massimo e finire bene la stagione per gli obiettivi della Lardini, ai quali lavoriamo dal ritiro. Poi se coach Mazzanti dovesse volermi includere nel gruppo io ne sarei felicissima ma c’è tempo e soprattutto ancora tanto da giocare».