Di Redazione
A 7 anni dall’ultimo successo gli JTEKT Stings tornano a laurearsi campioni del Giappone. Nella combattutissima finale della V-League, la squadra di Matey Kaziyski ha avuto la meglio per 3-2 (17-25, 25-22, 25-22, 26-28, 15-10) sui Panasonic Panthers, campioni in carica e favoritissimi per il titolo dopo aver dominato la stagione regolare. La partita decisiva alla Takasaki Arena si è giocata a porte rigorosamente chiuse per l’emergenza coronavirus: gli appassionati hanno potuto assistervi solo in streaming.
Il successo degli Stings porta la firma di Kaziyski (24 punti) ma soprattutto del giovanissimo Yuji Nishida, talento emergente del volley nipponico e grande speranza del Giappone in vista delle Olimpiadi di Tokyo. L’opposto classe 2000 ha chiuso il match con un bottino di ben 36 punti, il 55% in attacco e 4 ace. Nishida è stato anche premiato come MVP del torneo e come miglior realizzatore.
Ai Panthers non sono invece bastati i 29 punti di Michal Kubiak e i 23 di Kunihiro Shimizu. Per lo JTEKT si tratta del quarto titolo giapponese dopo i 3 ottenuti tra il 2010 e il 2013; dello staff della squadra campione fa parte anche un italiano, l’assistente allenatore Federico Fagiani.
La finalissima di V-League è stata uno dei pochi eventi sportivi a svolgersi regolarmente in Giappone, paese particolarmente colpito dall’epidemia di COVID-19: restando alla pallavolo, il campionato di Seconda Divisione è stato annullato e la finale della Coppa dell’Imperatore, originariamente prevista per il 25 marzo, si disputerà in una data ancora da definire da aprile in poi. La sospensione permetterà ai giocatori stranieri di trasferirsi subito in Europa: tra gli interessati gli stessi Kaziyski, in predicato di approdare alla Calzedonia Verona, e Kubiak, che dovrebbe rinforzare la Leo Shoes Modena.
(fonte: Vleague.jp)