Di Redazione
Decretata la sospensione del campionato di Superlega è arrivato anche il rompete le righe da parte delle società, anche se alcune sperano ancora di giocare quest’estate e tornare sui campi per assegnare lo scudetto. Ma in casa Top Volley Cisterna è già tempo di guardare al futuro e pensare alla prossima stagione anche se, come dichiarato dallo stesso presidente, Gianrio Falivene, al “Messaggero Lazio Sud”, si naviga ancora nell’incertezza.
La Top Volley Cisterna riparte da tre, ovvero dal coach Lorenzo Tubertini, dal regista Daniele Sottile e dal centrale Andrea Rossi. «La verità è che finché si naviga a vista senza certezze sulle date per il futuro prossimo, è difficile muoversi se non nel campo di ipotesi e progetti – dice Gianrio Falivene, presidente della Top Volley Cisterna – Si sta discutendo su ‘che campionato sarà’, se ci saranno ancora retrocessioni o no, come ci si regolerà con gli stranieri, sui tempi e modalità di iscrizione, sulle competizioni internazionali. Tanto per indicare alcuni dei fattori da valutare».
La pandemia è passata come un ciclone anche sul volley dal punto di vista economico finanziario. Aziende chiuse, sponsor in difficoltà… «Ho già avuto modo di dire che nulla sarà più come prima – aggiunge Falivene – ci sono sponsor che hanno ufficializzato il loro disimpegno lasciando intendere che anche per il futuro non saranno disponibili. Altri, importanti, che hanno annunciato tagli sostanziosi per la prossima stagione».
Atleti, tecnici e staff, tutti lavoratori rimasti senza stipendio, che tipo di tutele hanno? «Si sta discutendo con i procuratori sui tagli possibili, loro chiedono il 10% che mi sembra difficilmente raggiungibile».
Timori per la Top volley che ha festeggiato i 48 anni di attività con 6 campionati di serie A2 e 18 in A1 disputati e che rappresenta la punta di diamante del Lazio e, realisticamente, del sud Italia, pallavolisticamente parlando? «Ripeto che le difficoltà non ci spaventano; a differenza di altri noi siamo abituati a navigare in acque melmose. E siamo intenzionati a tagliare il traguardo dei 50 anni».