Di Redazione
La lunga battaglia tra Andrea Zorzi e l’Agenzia delle Entrate ha trovato il suo epilogo: l’ex campione della Generazione di Fenomeni, dopo anni di contenzioso, ha deciso di aderire alla “procedura di definizione agevolata” per sanare le pendenze risalenti ai primi anni Novanta, ai tempi della sua militanza nella Mediolanum Milano. A riportare la notizia è il quotidiano Il Gazzettino.
Tra il 1990 e il 1993, secondo la Guardia di Finanza, Zorzi avrebbe ricevuto da una società straniera nell’orbita del gruppo Fininvest quasi un miliardo e mezzo di lire come “integrazione degli ingaggi per prestazioni sportive“: su queste somme non sarebbero state pagate le tasse. Il popolare “Zorro”, per la verità, ha sempre negato questa versione e si è confrontato con l’erario in numerosi procedimenti presso la Commissione Tributaria provinciale e quella regionale, che hanno dato ragione di volta in volta all’una o all’altra parte.
I difensori di Zorzi avevano impugnato l’ultimo provvedimento sfavorevole davanti alla Corte di Cassazione, sostenendo l’assenza di un riscontro oggettivo dei fatti e l’insussistenza di un collegamento tra le società estere e il giocatore. Senza attendere la conclusione del procedimento, però, il campionissimo della nazionale azzurra – oggi apprezzato giornalista e commentatore televisivo – ha deciso di mettere mano al portafoglio e porre fine all’annosa questione.