Di Redazione
Poteva essere, se non la finale, quantomeno una spettacolare semifinale della CEV Cup femminile. Invece Grupa Azoty Chemik Police e Galatasaray HDI Istanbul, due delle “big” impegnate nel secondo torneo continentale per club, si sono scontrate addirittura nei sedicesimi: colpa di un tabellone quantomeno bizzarro, che già nel turno successivo potrebbe mettere di fronte altre grandi come Saugella Monza e Dinamo Kazan.
A spuntarla nel doppio confronto sono state le polacche che, dopo essersi imposte in casa per 3-1 (25-20, 17-25, 25-19, 27-25), hanno espugnato anche il fortino del Burhan Felek con il punteggio di 2-3 (25-19, 18-25, 25-19, 23-25, 12-15). Un trionfo particolarmente sentito per l’allenatore del Chemik, il turco Ferhat Akbas, che ha iniziato la sua carriera proprio nel Galatasaray. La sua squadra si è dimostrata più solida in ricezione e in battuta, trovando punti importanti da tutte le sue attaccanti: le vecchie conoscenze del campionato italiano Wilma Salas (17 punti) e Giselle Silva (3 ace), ma anche la nazionale Natalia Medrzyk (16) e la centrale Wasilewska (4 muri).
Al Galatasaray non sono bastati i 26 punti di Olesia Rykhliuk in soli 4 set (nel quinto, a qualificazione sfumata, sono entrate in campo tutte le seconde linee) né i 20 di Anthi Vasilantonaki, la migliore delle sue con un ottimo 57% in attacco. Nel prossimo turno il Chemik, che sta dominando anche il campionato polacco con 13 vittorie in altrettante partite, troverà un avversario ben più abbordabile: la vincente della sfida tra Sanaya Libby’s La Laguna e Partizani Tirana. Oggi il ritorno in Albania; all’andata le spagnole (in cui gioca l’ex Collegno e Mondovì Priscilla Schlegel) si sono imposte per 3-0.
(fonte: Cev.eu)