Di Redazione
In chiusura dell’anno solare Simone Giannelli, regista dell’Itas Trentino e della nazionale, si è concesso un bilancio degli ultimi mesi e uno sguardo al futuro in una bella intervista a Maurizio Di Giangiacomo per il quotidiano Trentino. Riportiamo alcuni dei passaggi più significativi, come quello in cui l’alzatore bolzanino dà il voto alla sua annata: “Direi più che positivo. Ho conquistato un trofeo con la maglia di Trento, la Coppa CEV, mentre con la nazionale ho centrato la qualificazione olimpica, che era il mio sogno e quello di tanti altri ragazzi. Io sono soddisfatto, anche se è nella mia natura volere sempre qualcosa in più e, effettivamente, si poteva fare meglio“.
Il direttore generale Bruno Da Re ha evidenziato con un po’ di delusione il distacco in classifica da Lube e Perugia: “Io di budget non voglio parlare – dice Giannelli – sono un giocatore, il discorso economico non deve essere una scusa, abbiamo le carte in regola per competere ad alto livello. Cerchiamo di migliorare su quello che ci è mancato, aumentando la qualità del nostro gioco. Sappiamo di poterlo fare, non ci devono essere alibi“. Altro aspetto di cui il palleggiatore azzurro non parla volentieri è il mercato: nonostante il rinnovo del contratto fino al 2023, il suo nome è sempre al centro di svariate voci. “Queste cose le lascio all’allenatore – taglia corto Giannelli – io sto bene a Trento e voglio continuare a vincere con Trento“.
Infine una battuta sull’annosa questione dei calendari: “Giochiamo tantissimo, ha ragione il presidente Mosna. Grazie alla nostra bravura non siamo costretti a prendere parte ai tornei di qualificazione olimpica in questi giorni. Per chi è partito in queste ore, è massacrante. Confido che il presidente, alla guida della Lega Pallavolo Serie A, possa risolvere questo problema“.