Di Redazione
Dopo 8 anni di digiuno è tornato a vestire la maglia di una nazionale: non più la casacca di Cuba, ma quella verdeoro del Brasile. Superata l’emozione del debutto, adesso Yoandy Leal punta ad arricchire il suo palmares con la prima medaglia, magari già alla World Cup in corso in questi giorni in Giappone.
In un’intervista a Volleyball Mag, lo schiacciatore della Cucine Lube Civitanova ha parlato della sua nuova esperienza in nazionale, focalizzandosi soprattutto sul nuovo assetto adottato dal CT Renan Dal Zotto, che ha deciso di schierare contemporaneamente il cubano e Ricardo Lucarelli.
“Possiamo certamente giocare insieme – ha spiegato Leal – abbiamo in squadra 4 dei migliori attaccanti del mondo e ciascuno di noi può giocare in qualsiasi match, ma io e Ricardo ci troviamo molto bene. In molti sono preoccupati per la ricezione, ma la verità è che nella pallavolo moderna, con squadre che servono in modo così aggressivo, solo nel 20% o 30% degli scambi si riesce ad avere una ricezione perfetta. La pallavolo del ventunesimo secolo è un gioco di palla alta e noi due possiamo sicuramente farlo bene“.
L’obiettivo principale di Leal restano le Olimpiadi di Tokyo 2020, che per lui sarebbero le prime in carriera: “Manca ancora un anno e spero proprio di essere convocato, significherebbe molto per me. Questi primi 4 mesi con il Brasile sono stati fantastici. Mi mancavano davvero le competizioni internazionali. Sono cresciuto moltissimo come giocatore a livello di club, ma affrontare regolarmente le migliori nazionali del mondo è un’altra cosa: davvero eccezionale“.
Leal, primo giocatore nato all’estero a vestire la maglia del Brasile, ha parlato anche del suo primo incontro con la Polonia di Wilfredo Leon, avvenuto ad agosto in occasione del Memorial Wagner di Cracovia: “Sembrava che tutti stessero aspettando quella partita, ci siamo avvicinati al match con molti punti interrogativi e sono felice che sia andata bene per noi. Ma sono anche contento che Leon abbia un rendimento positivo in una nazionale forte come la Polonia; è un grande giocatore e lo merita. Sono sicuro che ci incontreremo ancora e spero di poter vincere la maggior parte delle sfide!“.
L’ultima domanda dell’interessante intervista ha riguardato la nazionale cubana e il ritorno di tre stelle come Simon, Hierrezuelo e Sanchez: “Penso sia una grande cosa – ha detto Leal – Cuba ha bisogno dei suoi migliori giocatori e al momento sono tutti all’estero. Simon ha già dimostrato l’impatto che può avere sulla squadra e penso che andrà ancora meglio quando rientreranno gli altri due. Mi auguro che possano aiutare i giovani della nuova generazione a ottenere la qualificazione per le Olimpiadi e migliorare il piazzamento nel ranking mondiale“.
(fonte: VolleyballMag.com)