Di Redazione
In questi ultimi mesi si è parlato molto della Groenlandia per una bizzarra proposta di acquisto da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, interessato a rendere l’isola più grande del mondo il 51esimo stato della federazione americana. La Groenlandia in effetti è un territorio autonomo che fa parte del Regno di Danimarca e il governo danese ha fermamente respinto qualsiasi offerta in tal senso. La Groenlandia, di fatto, fa parte dell’Europa ma sempre perché parte integrante della Danimarca: anche se contrariamente ad altri paesi autonomi che fanno parte di regni o repubbliche, come Scozia, Galles e Irlanda del Nord che fanno parte del Regno Unito ma sono autonomamente iscritti al CIO, la Groenlandia non ha una sua autonomia sportiva. Ha le proprie organizzazioni, i suoi campionati, diversi programmi di sviluppo ma i pochissimi sportivi della ‘terra verde’ vanno a Mondiali e Olimpiadi sotto la croce danese. Tuttavia un pizzico di autonomia si comincia a vedere: la squadra di pallamano della Groenlandia ha preso parte autonomamente agli europei e proprio pochi giorni fa al torneo NEVZA in Danimarca c’era anche la squadra femminile della Groenlandia, al suo esordio internazionale assoluto.
È anche vero che le condizioni climatiche e la distanza dal continente non hanno mai reso facile il coinvolgimento della Groenlandia a livello sportivo: siamo a poche centinaia di chilometri dal circolo polare artico in un paese che per tre mesi all’anno non vede la luce del sole.
La CEV ha avviato un progetto scolastico molto interessante con la Greenland Volleyball Federation (KVK) che è partito dalla città di Ilulissat, la terza del paese, poco meno di cinquemila persone: due scuole e una squadra di volley, il Timersoqatigiiffik 69 che non avendo la possibilità di partecipare a campionati di alto livello ha concentrato tutta la sua attenzione sui giovanissimi.
Il programma si chiama Kids Volley e prevede strutture e ore di lezione gratuite da parte di allenatori professionisti per tutti i ragazzi che vogliono avvicinarsi alla pallavolo: “Il responso è stato eccezionale – dice Peter Morell, il delegato della federazione danese per la Groenlandia – la prima lezione ci ha consentito di avvicinare tanti ragazzi e ai primi allenamenti avevamo già numerosi ragazzi iscritti ai corsi. In un posto dove è necessario creare l’occasione per smuovere l’attenzione dei ragazzi era assolutamente necessario fare qualcosa”.
Il presidente della federazione della Groenlandia si chiama Aalipaaraq Kreutzmann e ha un passato di giocatore dilettante in epoca universitaria: “Tutti i nostri sforzi sono rivolti a dare un futuro a questo sport nella nostra terra, incentivando i programmi giovanili e cercando di creare i presupposti di nuove squadre. Faremo tesoro delle palle da gioco e delle reti che ci sono state donate e che da oggi diventano un patrimonio delle scuole”.
In poche settimane Kids Volley ha raccolto oltre 200 adesioni estendendosi poi a Ilulissat e alla capitale, Nuuk. Oggi gli iscritti sono 700, un risultato assolutamente incredibile: 700 ragazzi di età inferiore ai 14 anni che giocano a volley in tre città che tutte insieme non arrivano a 25mila abitanti.
(Fonte: CEV)