Supercoppa Italiana: Imoco Volley Conegliano-Igor Gorgonzola Novara 3-0 (LIVE)

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Di Eugenio Peralta

Alla Allianz Cloud di Milano si disputa la ventiquattresima edizione della Supercoppa Italiana femminile, primo trofeo della stagione 2019-2020: di fronte Imoco Volley Conegliano, campione d’Italia in carica, e Igor Gorgonzola Novara, vincitrice della Coppa Italia.

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La Allianz Cloud sembra lontana dall’annunciato tutto esaurito, ma il colpo d’occhio è comunque spettacolare e la presentazione in grande stile. L’Imoco parte con il sestetto tipo: Wolosz in regia, Egonu opposto, Folie e De Kruijf centrali, Sylla e Hill di banda, De Gennaro libero. Barbolini schiera la miglior formazione a sua disposizione (non c’è l’infortunata Courtney), con Hancock in palleggio, Brakocevic opposto, Chirichella e Veljkovic al centro, Di Iulio e Vasileva schiacciatrici e Sansonna libero.

1° SET – Il primo punto della partita lo mette a segno Veljkovic, dall’altra parte è già caldo il braccio di Egonu (2-2). L’ace di Folie e l’errore di Vasileva regalano subito il break all’Imoco (4-2). Le pantere allungano con un altro servizio di vincente, stavolta di Hill (7-4); la ricezione novarese soffre anche su Wolosz e Conegliano vola sull’11-6 con il muro di Folie. Chirichella accorcia le distanze (11-8) ma Hill tiene saldamente avanti l’Imoco (13-9) e sigla anche il 15-10, convincendo Barbolini al time out. Novara sbaglia troppo in battuta (17-12) ma riesce a riavvicinarsi sul 18-15 con Vasileva; Folie però è implacabile in prima linea e conserva il vantaggio delle gialloblu (19-15), incrementato poi da De Kruijf (21-16). Egonu trasforma in oro una palla sporca (23-18) e l’ace di Hill vale il set point. Dopo due chance annullate, ci pensa Sylla a chiudere con il punto del 25-20.

2° SET – Parte ancora forte l’Imoco con due muri consecutivi di De Kruijf e un diagonale terrificante di Egonu (5-1). Anche Novara però si fa sentire a muro con Chirichella e Hancock (6-4). Uno spettacolare primo tempo di Folie permette a Conegliano di allungare nuovamente (10-6), ma Hancock risponde con due ace consecutivi e Di Iulio completa la rimonta sul 10-10. Una palla out di Veljkovic (rivista due volte al Video Check) riporta avanti le gialloblu sul 13-11; Egonu ne piazza due di fila da seconda linea e l’invasione di Chirichella regala il 16-12. Dopo il time out di Barbolini arriva anche l’ace di Egonu per il più 5. L’Igor ricorre al doppio cambio con Morello e Mlakar, ma il pallonetto di Sylla è vincente (19-13) e ancora l’azzurra firma due attacchi consecutivi per il 21-14. La neoentrata Gorecka si concede il lusso di murare Egonu (21-16), ma il set è ormai nelle mani di Conegliano: due muri della coppia Egonu-Folie su Brakocevic regalano il 25-17 alle gialloblu.

3° SET – Barbolini conferma in campo Gorecka, ma la giovane polacca viene subito murata da Folie (1-0) e poi impallinata al servizio da Egonu (5-3). Rientra allora Di Iulio, mentre Mlakar sostituisce un’opaca Brakocevic. Sylla, Folie ed Egonu mettono a segno un altro break per Conegliano (9-5), e il muro di Paola su Di Iulio è vincente (11-6). La supremazia gialloblu appare ormai totale, nonostante il time out chiamato da Barbolini, e Novara commette anche un fallo di formazione per il 15-7. Egonu tiene saldamente avanti l’Imoco (16-9) ma Chirichella prova a suonare la carica per l’Igor: un attacco e un muro del capitano sono determinanti nel controbreak del 17-14. L’errore in battuta di Mlakar interrompe la rimonta e De Kruijf riporta subito Conegliano a distanza di sicurezza (19-14). Hancock non si arrende (20-17), ma la sua battuta stavolta non è efficace (22-18). Veljkovic sbaglia e concede 5 match point: annullati i primi due (24-21), sul terzo Egonu è implacabile e sigla il definitivo 3-0.

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Carlo Parisi Volley Bergamo 1991

Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

A1 Femminile

Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.