Di Redazione
Tanta forse troppa fatica per l’Imoco Volley a conquistare la vittoria ieri sera contro il Vasas Obuda Budapest nella prima gara di Champions League davanti al pubblico amico. Una gara terminata al tie break a favore delle pantere che fa riflettere e lascia un po’ l’amaro in bocca, come traspare dalle parole di coach Daniele Santarelli e Asia Wolosz, intervistati a fine partita da “La Tribuna di Treviso”.
Tanti errori, troppe imperfezioni, e così l’Imoco lascia qualcosa per strada. Ben venga che in Champions contano prima le vittorie che i punti raggranellati per ottenerle, ma tant’è. «Tanta fatica», dice Asia Wolosz, il capitano delle pantere, «eravamo in difficoltà. Penso che siamo un po’ stanche dopo la maratona fatta nelle ultime due settimane, e il coach voleva dare un po’ di riposo alle titolari. Ma poi Budapest ha giocato la partita della vita, hanno difeso tantissimo e attaccato in modo intelligente, con tanti mani out. Non avevano niente da perdere e hanno rischiato tantissimo, noi invece abbiamo perso un po’ la testa in qualche frangente. Ma dobbiamo imparare la lezione, sapendo che dobbiamo giocare dalla prima palla».
«Abbiamo faticato? Meglio così», dice Santarelli, «così torniamo con i piedi per terra. Sentivo cose che non mi piacevano, invece noi dobbiamo dimostrare qualcosa sempre. Anche contro squadre come Budapest, nettamente inferiore a noi. Io mi sono preso dei rischi enormi, ma abbiamo un dicembre di fuoco e Scandicci alle porte. Ho avuto delle brutte risposte nel primo set. Nel quarto qualche errore di troppo al servizio e in attacco, combinando qualcosa di sciocco. Pazienza, ma nulla è compromesso, l’importante è vincere. Impareremo qualcosa anche da questa sfida».