Di Redazione
“Mio babbo mi ha sempre voluto vedere giocare, quindi per me non è stato un problema“. CosìFrancesco Recine racconta al Corriere di Romagna il derby in famiglia con il padre Stefano, ds della Sir, che il giovane schiacciatore della Consar Ravenna ha vissuto senza pressione. A creare problemi è stato tutto il resto, come ammette lo stesso Recine: “Abbiamo subito il calore del PalaBarton, che per Perugia rappresenta un giocatore in più“.
“È stato emozionante scendere in campo in questo palazzetto – continua l’azzurro – che con un ambiente spettacolare e un tifo bellissimo si sta avvicinando sempre più ai livelli di quello di Modena. È anche per merito dei suoi sostenitori se la Sir Safety ha conquistato negli ultimi anni dei risultati così importanti“.
Sulla partita in sé, Recine ha poco da aggiungere: “Non siamo riusciti a esprimere il nostro gioco, come invece eravamo stati in grado di fare contro la Lube. Siamo mancati un po’ in ricezione, ma contro una formazione simile, che ha sei battitori su sei fortissimi, non c’è stato nulla da fare. Abbiamo provato a esprimerci al meglio delle nostre possibilità, sbattendo però anche contro l’ottimo muro degli umbri“.