Di Roberto Zucca
Serata di grande volley quello della quarta giornata di Superlega. Al di là dell’anticipo dell’undicesima giocato tra Civitanova e Perugia con la vittoria della Lube, c’è una Modena che si posiziona al primo posto a punteggio pieno e getta alle ortiche qualsiasi speranza di Ravenna di conquistare anche solo un set. Nell’anticipo del sabato Trento soffre e batte Verona al quinto, così come sempre al quinto si conclude la guerra tra Vibo e Piacenza con la vittoria di quest’ultima e quella tra Latina e Monza, nel quale la squadra pontina ha la meglio. Infine Padova batte agevolmente Sora ed ottiene la prima vittoria fuori casa della stagione.
IL TOP:
Modena, quattro su quattro con la velocità della luce. Poco più di un’ora di partita e un sorrisone stampato sulla faccia di Giani a fine gara. Questa Modena vince sempre di più ed entusiasma. Merito di un enorme Christenson, che anche oggi dirige l’orchestra come solo lui è in grado di fare. La sinfonia vede Bednorz e Zaytsev guidare la macchina con 12 punti a testa e Anderson concedersi il lusso di soli 6 palloni. Il centro è nelle mani di uno scatenato Holt e di un Mazzone che quest’anno non lasciano spazio ad iniziative avversarie. Primato stabile.
Trento con Vettori vola e conquista la posta contro Verona. Gara difficile, in salita, nella quale Trento riesce a spuntarla solo grazie alla consapevolezza di essere una grande squadra. Brilla una stella su tutti: Luca Vettori. Una stagione decisamente in divenire quella dell’opposto italiano, che chiude da MVP anche questa gara. Kovacevic e Russell non sono da meno, tanto da mettere a terra quasi 40 palloni in due. Complice di tutto anche Lisinac, efficacissimo a muro e nelle fasi offensive che contano, soprattutto nell’ultimo parziale.
Che festa per Padova in trasferta a Sora! Un tripudio vedere la Kioene aggiudicarsi la sua prima vittoria esterna senza Randazzo colpito da un attacco febbrile ma con un Barnes MVP (18 punti) che lo sostituisce al meglio insieme ad Ishikawa. Padova c’è, e lo dimostra con i suoi gioiellini da nazionale Volpato e Polo che chiudono la gara con il 71% in attacco e un Travica che illumina la scena con la sua scuola di regia. Sorprendente anche Danani in difesa. Avanti così.
Piacenza vince al tie break con l’incubo Nelli. Grande prova di carattere nonostante una gara che si poteva chiudere prima. La Gas Sales vince ma preoccupa l’infortunio di bomber Nelli che verrà chiarito nelle prossime ore. Lo splendore arriva dai 18 punti di un gigante come Stankovic e da un Fei che non si fa pregare per sostituire Nelli e gioca da manuale. Molto bene Kooy, che chiude da top scorer e si guadagna la stima di tutto il Palabanca settimana dopo settimana.
Latina, con Van Garderen d’autore i due punti sono tuoi. Sembrava volta alla sconfitta la sfida contro Monza ma un quarto set giocato a senso unico regala poi nel quinto la vittoria a Latina. Grande prova di Van Garderen e del solito Patry, autori di 47 punti in due, che con un balzo felino soprattutto negli ultimi due set e coadiuvati da un ottimo Sottile, sbancano il casinò di Cisterna e permettono alla Top Volley di conquistare altri due preziosissimi punti.
IL FLOP:
Verona al quinto non ottiene il colpaccio contro Trento. Fatica i primi due set, ma gioca da spavalda i due successivi, complice un attento Boyer. Poi al quinto capitola sotto la forza del collettivo di Trento. Ma Verona c’è e nonostante la sconfitta dimostra di essere una grande avversaria per tutte le big. Muagututia (18 punti) si ambienta ogni partita di più e Asparuhov dimostra carattere e grande intesa con Luca Spirito. Per le prossime gare è attesa una grande Calzedonia.
Monza, un punto perso per strada. 31 punti di Kurek e un amaro destino. La quarta sconfitta di Monza, subita per mano di Latina, nasconde molto rammarico. Vero Volley anche oggi c’è e lo dimostra non solo con le bordate dell’opposto piovute da ogni angolo del campo, ma anche con la prova di Louati e Dzavoronok che performano con 29 punti totali. Una buona prestazione in attacco porta in dote un punto che poteva essere doppio se nel quinto Karliztek di Latina non avesse fatto un’inaspettata differenza. C’è tempo.
Ravenna, nel derby poca Consar e tanta Modena. Modena ha fretta di chiudere e Ravenna subisce la Leo Shoes per tre brevissimi set. Non basta Ter Horst, che oggi fa fatica a chiudere i palloni e sbaglia tanto. Meglio Vernon. Ma è come se mancasse qualcosa per emergere quest’anno alla Consar e Bonitta ha finito gli assi nella manica già alla quarta. Pensare ad un piano B per salvare almeno la prima fase della Superlega è la soluzione d’obbligo.
Vibo, devi andare fino in fondo. Recupera due set ma poi Piacenza fa valere il fattore casalingo. Hirsch si gioca 18 magie e Defalco si mangia il quarto parziale praticamente da solo ma alla fine la Callipo si arrende sotto i colpi di Piacenza. Peccato per la mancata rimonta, che vede uno scatenato Baranowicz giocare la gara da ex con il coraggio dei leoni e con la classe che ancora gli appartiene. Prossime settimane decisive. Ma la forza di questo gruppo c’è tutta.
Sora, ancora troppo poco per fare punti. Non bastano i 21 punti di Joao Rafael, indubbiamente tra i migliori marcatori del campionato. Quarta sconfitta consecutiva per Sora e prime sirene d’allarme. Squadra debole in alcuni reparti. Da Caneschi è giusto pretendere qualcosa di più così come nella costruzione del gioco, per ora ancora troppo vittima degli errori e delle insicurezze. Padova passa senza fatica. Da leggere come un segnale.