Di Redazione
Centrali italiani, una specie in via d’estinzione? Sembrerebbe di sì a giudicare da quanto sta avvenendo a Perugia e Milano, dove infortuni e problemi fisici hanno creato una situazione molto difficile al centro. Anche perché, con la regola dei tre italiani sempre in campo, è proprio sui centrali tricolori che si punta per dare spazio agli ambitissimi attaccanti stranieri. E le due squadre ora devono affrontare un’emergenza che non sembra di facile soluzione.
Per la Sir Safety Conad Perugia il problema è più d’uno. L’infortunio alla mano di Fabio Ricci, che dovrà restare fuori fino a gennaio, si accompagna ai problemi al ginocchio di Roberto Russo, sottoposto ieri a risonanza magnetica, come riporta il Corriere dell’Umbria (anche Atanasijevic non è al meglio). Ma anche ammesso che il palermitano stia bene, Vital Heynen sarà costretto per due mesi a mandare sempre in campo Marko Podrascanin e rinunciare alle rotazioni in banda, dove di italiano c’è soltanto Lanza. Il che non è il massimo, con un calendario fittissimo che impone di scendere in campo ogni tre giorni.
Perugia, per il momento, ha tamponato l’emergenza portando in panchina il giovane Claudio Montanaro, classe 1999, che gioca in serie B con la seconda squadra della Sir. Milano, che ha perso Matteo Piano per infortunio e Aimone Alletti per problemi cardiaci (in attesa di ulteriori accertamenti), non può fare nemmeno questo, perché Powervolley è iscritta alla B con un diverso codice societario. Così Roberto Piazza ha dovuto riadattare nel ruolo di centrale il giovane Fabrizio Gironi.
Intanto entrambe le società scandagliano il mercato, da cui però arrivano ben poche suggestioni. Proprio perché i centrali di valore scarseggiano, è difficile che qualcuno sia disposto a privarsene in novembre, e anche il possibile ritorno all’Allianz di Giorgio De Togni (ex capitano di Milano, oggi in A2 a Castellana) si sta rivelando molto complicato.