Marina Zambelli e la nuova stagione di Cuneo: "Possiamo essere ancora la squadra rivelazione"

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Di A.G.

Il precampionato è il periodo più intenso della stagione e spesso anche quello più importante perché, oltre a preparare il fisico per la stagione che verrà, è un’occasione per cementare il gruppo, soprattutto se è molto rinnovato. Nel caso della Bosca Cuneo, tra le tante novità ci sono anche punti fermi come Marina Zambelli, una delle protagoniste della fantastica cavalcata biancorossa della scorsa stagione, in cui la formazione piemontese ha raggiunto i playoff alla prima storica partecipazione in Serie A1. A lei abbiamo chiesto un riepilogo di questo periodo iniziale dell’anno:

Nelle prime settimane – spiega la centrale bergamasca – abbiamo fatto un lavoro di preparazione fisica, e solo ora stiamo iniziando ad usare la palla e concentrarci sui primi aspetti di gioco. Penso che tutto il lavoro che stiamo facendo sia importante per affrontare al meglio la stagione e il bilancio finora è sicuramente positivo”.

La Bosca Cuneo ha cambiato volto e pelle, con solo tre di voi riconfermate e tanti talentuosi acquisti. Che aria si respira in palestra?

Sono contenta di far parte di un gruppo giovane, che ha diversi elementi nuovi ma la stessa voglia di togliersi parecchie soddisfazioni. C’è chi vuole confermare quanto di buono fatto nelle scorse stagioni, ma anche chi è alla ricerca di una rivincita dopo esperienze non proprio positive. Fin dal primo giorno di allenamento siamo tutte sulla stessa lunghezza d’onda: lavorare insieme per fare bene e raggiungere i nostri obiettivi”.

Come si trova a lavorare con coach Andrea Pistola? Che tipo di allenatore è?

È un allenatore che ho imparato a conoscere pian piano, visto che è un po’ introverso proprio come me. Coach Pistola lavora tantissimo sia a livello di tempo sia dal punto di vista tecnico. A volte, quando si è ad alti livelli, ci si concentra maggiormente sugli aspetti tattici; noi, invece, poniamo molta attenzione anche ad affinare la tecnica, visto che si può sempre migliorare anche nei dettagli”.

Foto Marco Collemacine/Granda Volley Cuneo

Quali sono gli obiettivi di Cuneo in questa stagione?

L’obiettivo di Cuneo è quello di fare altrettanto bene, se non meglio, della scorsa stagione, quando siamo state la rivelazione del campionato. Perciò puntiamo ad arrivare ancora tra le prime otto. Poi, ovviamente, sarà il campo a parlare e a emettere i suoi verdetti, ma credo che questa squadra abbia tutte le potenzialità e le capacità per continuare a stupire”.

Per voi sarà un inizio di campionato particolarmente impegnativo e difficile: l’esordio con Novara in casa, poi Scandicci e Monza. Cosa ne pensa?

Sulla carta non è un inizio facile, ma cercheremo di fare punti già nella prima giornata contro Novara in casa. Ho visto che ci sono subito alcuni scontri diretti tra le squadre con cui partiamo alla pari e perciò è possibile che all’inizio perderemo qualche posizione. Sicuramente non dovremo perdere la pazienza nel caso in cui non dovessimo scalare immediatamente la classifica, perché ad un certo punto arriveranno anche partite alla nostra portata e ci dovremo far trovare pronte”.

La Serie A1 2019-2020 si preannuncia di altissimo livello ed equilibrata. A suo giudizio, quali sono le squadre favorite per giocarsi la vittoria dello Scudetto? Chi, invece, sarà la grande rivelazione?

Quest’anno tutte le big si sono rafforzate, ma penso che la squadra da battere sia Conegliano, visto che ha fatto degli acquisti strepitosi senza perdere le sue top player. Poi le gerarchie non sono cambiate e ci sono Scandicci, che ha sempre delle campionesse importanti, e Novara, società storica che da anni occupa le prime posizioni in classifica. Spero che Cuneo possa essere ancora la rivelazione della stagione, anche se ormai non sarebbe più una sorpresa. Attenzione, invece, alle neopromosse, visto che spesso vengono sottovalutate”.

Sappiamo bene quanto sia importante lo sport nella vita. Quali valori le ha trasmesso la pallavolo? Cosa consiglia alle ragazzine che iniziano ad appassionarsi alla pallavolo giocata?

Essendo uno sport di squadra, la pallavolo insegna a stare in gruppo, a trovare un equilibrio tra le proprie esigenze e quelle degli altri e fa capire cos’è il sacrificio, soprattutto quando si è lontani da casa e dai propri affetti. Inoltre, permette di conoscere tante persone nuove, fare nuove amicizie ed arricchirsi da un punto di vista umano. Alle giovani pallavoliste consiglio di ascoltare sempre quello che dicono gli allenatori e, se hanno un sogno, di crederci e coltivarlo, perché nulla è impossibile”.

Per concludere, quali sono i suoi sogni nel cassetto?

Il mio sogno, in realtà, si è già avverato, visto che volevo fare della mia passione il mio lavoro, e perciò sono molto contenta. Per il futuro ho il desiderio di costruire una famiglia“.

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