Il Pool Libertas cede 4-0 alla neo promossa in Superlega Piacenza

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Di Redazione

Non inizia nel migliore dei modi il precampionato canturino.

Nell’allenamento congiunto di ieri al PalaBanca della neo-promossa in Superlega Gas Sales Piacenza, il Pool Libertas cede 4-0 ai padroni di casa.

Coach Luciano Cominetti lancia quello che nelle intenzioni è il sestetto titolare, con Mirko Baratti al palleggio, Raydel Poey opposto, Roberto Cominetti e Matheus Motzo in banda, Dario Monguzzi e Martins Arasomwan al centro, e Luca Butti e Gabriele Rudi che si alternano nel ruolo di libero.

Nel corso del match ha ruotato tutti i giocatori della rosa, in modo tale da poter meglio valutare tutti gli elementi a sua disposizione.

La non ancora perfetta condizione del palleggiatore milanese condiziona il gioco canturino, che non è ancora fluido come vorrebbe il suo Coach. Ne segue una partita a senso unico, con i piacentini a guidare in ogni set, con l’eccezione del terzo parziale, nel quale i canturini riescono a lottare fino a metà per poi cedere al cospetto delle battute di Fei (2 ace e ben 6 muri per l’ex Nazionale e Sisley Treviso).

L’unico giocatore canturino che raggiunge la doppia cifra di palloni messi a terra è Raydel Poey con 10 punti personali. L’attacco è il fondamentale che più paga, con solo il 34% totale di positività a fine match.

Buona la prova in ricezione, con il 36% di perfetta e il 56% di positiva, con Roberto Cominetti che si conferma come uno dei migliori del campionato (55% perfetta, 73% positiva). Bene in battuta (4 ace con 11 errori diretti), mentre il muro sta ancora registrando tutti i meccanismi necessari (solo 5 a terra contro i 12 degli avversari).

Purtroppo abbiamo pagato più del previsto la non perfetta condizione di Mirko Baratti – esordisce Coach Cominetti –. Quando ci si trova in una situazione come quella odierna, di sovraccarico negli arti inferiori (dovuto alla preparazione, ndr), e anche il palleggio è poco preciso, poi paga tutta la squadra, e abbiamo lasciato molto spazio al gioco dei nostri avversari.

La paura che abbiamo avuto a un certo punto non ha aiutato, e abbiamo ceduto anche in ricezione, che fino a quel momento era stato uno dei nostri fondamentali migliori. Domenica ci aspetta il test con Mondovì, dovremo ritrovare il nostro ritmo, ma sono sicuro che andrà meglio”.

(Fonte: comunicato stampa)

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.