Di Redazione
16 aprile 2003: in Gara 4 dei quarti di finale l’Itas Grundig Trentino batte per 3-2 la Kerakoll Modena, riequilibrando una serie che era iniziata sullo 0-2 per i gialloblu. Una sorpresa clamorosa perché Modena, campione d’Italia in carica, arrivava alla sfida da seconda in classifica e grande favorita, mentre l’Itas era alla prima esperienza in assoluto nei play off e priva di alcuni giocatori importanti. La Kerakoll riuscirà poi a imporsi alla “bella” con un soffertissimo 3-2, ma quella sfida segnerà l’inizio dell’avventura della squadra trentina ai vertici del nostro campionato.
Trento approda in Serie A1 nel 2000, acquisendo i diritti di Ravenna, ma le prime due stagioni sono di assestamento: è proprio nell’estate 2002 che la squadra fa il salto di qualità, acquisendo uno sponsor importante (Grundig) e soprattutto due campionissimi azzurri. Arrivano infatti da Treviso Lorenzo Bernardi, 34enne ma appena nominato “Mister Secolo”, e da Cuneo Andrea Sartoretti, che si affiancano a un altro big come Paolo Tofoli. Altre novità sono i russi Kazakov e Choulepov, mentre in panchina è confermato Bruno Bagnoli.
A inizio campionato c’è grande curiosità, soprattutto per la suggestione di vedere all’opera Bernardi con una nuova maglia dopo ben 12 stagioni alla Sisley. E l’Itas inizia in effetti alla grande, con cinque vittorie consecutive che entusiasmano i tifosi. Poi però arrivano la prima sconfitta, proprio contro Treviso, e l’infortunio muscolare a “Lollo”, che starà fuori fino a marzo. Si infortuna anche il centrale Fortunato e Trento rallenta il ritmo, mettendo a rischio anche la qualificazione ai play off: le vittorie contro Montichiari e Piacenza assicurano però alla squadra di Bagnoli il settimo posto.
L’avversaria è una Modena sempre stellare, in cui dettano ancora legge Andrea Giani e Luca Cantagalli, ma anche il geniale palleggiatore Lloy Ball, il bomber Roman Iakovlev e il brasiliano Dante Amaral. La squadra di Angelo Lorenzetti sbanca subito per 1-3 il campo di Trento, che in più deve fare i conti con gravi problemi di infermeria: l’ungherese Domotor Meszaros subisce un bruttissimo infortunio (lesione del tendine d’Achille) che lo mette fuori causa fino a fine stagione, e anche Tofoli si procura una distrazione muscolare. Per la Kerakoll è un gioco da ragazzi imporsi ancora per 3-1 contro un’Itas incerottata.
I modenesi hanno il match point al PalaPanini in Gara 3, ma a loro volta perdono il regista titolare: c’è Miguel Angel Falasca al posto di Ball. La squadra di Bagnoli si supera e, con Edoardo Rabezzana in regia e un Sartoretti ispiratissimo (27 punti e 4 ace), passa per 10-15 al tie break riaprendo a sorpresa la serie. Si torna allora al PalaGhiaie, strapieno in ogni ordine di posti, e stavolta con Tofoli e Ball regolarmente in campo. L’Itas viene travolta dai muri di Modena nel primo set, ma reagisce con un secondo parziale sempre condotto (16-13, 22-20) e nell’accesissimo terzo set si impone in volata per 25-23 grazie a un servizio out di Iakovlev.
In un palazzetto caldissimo la Kerakoll riesce ad aggiudicarsi il quarto set con un turno di battuta micidiale di Dante, ma non basta: dalla linea dei nove metri Sartoretti spacca il tie break, portando la sua squadra sull’8-2 al cambio di campo (con la collaborazione fondamentale di Bernardi). Arriva anche il muro di Kazakov per l’11-4 e, nonostante la rimonta finale di Modena (13-11), ancora il russo chiude in trionfo per il 15-12. Sartoretti, autore di 28 punti con il 62% in attacco, è votato MVP; Kazakov chiude a quota 16 con 4 muri-punto.
Per l’Itas Grundig Trentino è una serata magica, la prima di una lunga serie. L’impresa non si completa per pochissimo, malgrado un’altra prova maiuscola al PalaPanini; Modena avanza fino alla finale, dove questa volta sarà costretta a inchinarsi davanti allo strapotere di Treviso. Per vedere Trento sul gradino più alto del podio bisognerà aspettare ancora cinque anni, ma a partire da quella sera tutti sanno che è solo questione di tempo…