Di Eugenio Peralta
Dov’è finita Francesca Marcon? Non è la versione moderna di un celebre cartone animato degli anni ’90, ma la domanda che molti appassionati di pallavolo si sono posti in questo inizio di stagione. Dopo essere stata annunciata dalla Golden Tulip Volalto Caserta a luglio, la schiacciatrice veneta ha rescisso il contratto con il club rosanero e da allora ha fatto “perdere le sue tracce”, almeno in senso pallavolistico.
Abbiamo chiesto alla stessa Cisky di risolvere il “mistero” e darci qualche indicazione sul suo futuro: le sue risposte in un’intervista esclusiva a Volley NEWS.
Prima domanda: dove si trova adesso?
“A Conegliano, con la mia famiglia. Ma da qualche tempo mi sto allenando a Cuneo“.
Ci può spiegare cos’è accaduto in questo inizio di stagione?
“Ho lasciato Caserta perché si era aperta una possibilità interessante a Cuneo. Poi, però, l’offerta non si è concretizzata e quindi sono ancora in stand by“.
Ma in che rapporti è con la squadra piemontese?
“Mi alleno con loro, anche se svolgo un programma differenziato. Ho fatto soprattutto pesi e anche un po’ di tecnica, ma ora l’ho sospesa perché ho qualche fastidio alla schiena“.
Ha parlato con l’allenatore e con le compagne di squadra “virtuali”?
“Certo, loro sarebbero disponibilissimi ad accogliermi se si trovasse l’accordo con la società. Al momento, però, non ho un contratto“.
E lei come si sente in questo periodo di stop forzato?
“La verità? Avrei tanta voglia di tornare a giocare. È proprio vero quello che dicono: appena perdi una cosa, inizi subito a capire quanto ti manca. Certo, ho 36 anni e so che prima o poi dovrò smettere, ma non voglio che la mia carriera finisca così. La mia speranza è quella di rientrare in campo e rimanere in questo ambiente“.
Si sente pronta, oggi come oggi, per giocare in Serie A1?
“Fisicamente non sono al 100%, lo ammetto. Ma credo di essere in grado di dare un buon contributo di esperienza, che sia a Cuneo o, a questo punto, a un’altra squadra“.
Intanto è tornata a Busto per assistere all’anticipo proprio contro Cuneo ed è stata ancora una volta “assediata” dai tifosi: come l’ha fatta sentire?
“Un’emozione grandissima, come sempre. Ho rivissuto tutte le sensazioni più belle della mia carriera. Quando sei una giocatrice forse non te ne rendi pienamente conto, ma arrivando da fuori capisci meglio che Busto è una piazza unica: queste manifestazioni di affetto le ho trovate solo lì“.
Da osservatrice, come vede il campionato 2019-2020?
“C’è qualche sorpresa, dal mio punto di vista. Non mi aspettavo che Scandicci e Monza fossero così indietro in classifica; l’equilibrio è notevole, a parte Conegliano, che è decisamente un gradino sopra le altre. Sicuramente il livello medio è molto alto, ho visto delle belle partite“.
Recentemente Alessia Orro ha denunciato un grave episodio di stalking: un fenomeno di cui purtroppo anche lei è stata vittima in passato. Che messaggio può dare a chi si trova in queste situazioni?
“La prima cosa da fare è parlarne, confrontarsi ed esporre il problema. Non bisogna aspettare che succeda il peggio, ma chiedere subito aiuto“.