Di Redazione
Francois Salvagni e Riccardo Marchesi guidano rispettivamente le squadre femminili del Mulhouse e del Cannes, che nel weekend potrebbero vedere saltare la finale di coppa di Francia proprio a causa del contagio. Questo è quanto riportato nell’edizione odierna de “Il Resto del Carlino Ferrara” che è andato ad intervistare i due coach italiani.
La decisione sarà presa in questi giorni, nel frattempo i due tecnici vivono situazioni diverse, ma accomunate dall’incertezza. «Vedremo, fino alla settimana scorsa qui la situazione era molto tranquilla. Poi è venuto fuori qualche caso a Parigi, e l’escalation è stata rapida. Hanno chiuso 100 scuole e proibito gli assembramenti oltre le 5.000 persone, poi hanno ridotto il numero – spiega Salvagni -. Per ora riusciamo abbastanza a muoverci, anche se la nostra zona è una di quelle più esposte dopo che i casi sono aumentati in seguito a un convegno religioso. Ancora non ci hanno controllato la temperatura quando saliamo sugli aerei, ma immagino che la situazione precipiterà in fretta».
Se il campionato dovesse essere interrotto, il titolo probabilmente sarebbe assegnato alla prima in classifica, che attualmente è appunto il Mulhouse. «Stavolta non so se ci faranno giocare, per il nostro club che organizza la finale sarebbe molto negativo – spiega Marchesi, che a Cannes ha come vice l’ex Zinella Alessandro Orefice -. Può anche darsi che facciano le semifinali in posti diversi, hanno appena varato un decreto che proibisce gli assembramenti di pubblico oltre le mille persone. So che a Mulhouse fanno battute sugli italiani, da noi nessuno ci ha messo alcun tipo di pressione. Qui a Cannes c’è stato un caso, un altro a Frejus, ma i contagi più numerosi sono nella zona della squadra di Salvagni, che confina con la Germania. La Federazione ha dato alcune regole, come non stringersi la mano nel saluto a inizio e fine gare. Adesso attendiamo la decisione sulla final four».