Di Redazione
La lontananza dal campo di pallavolo si fa sentire per tutti, anche per i campioni come Robertlandy Simon. In un’intervista alla CEV il centrale della Cucine Lube Civitanova rivela le difficoltà delle sua quarantena: “Seguiamo un programma di esercizi che ci ha dato lo staff, facciamo quello che è possibile fare da casa. Ma non gioco a pallavolo da settimane ormai, mi sono quasi dimenticato cosa si prova a lavorare con la palla!“.
“Non sappiamo – continua Simon – se il campionato ricomincerà o no. Per il momento ci sentiamo una volta al giorno in videochiamata con i compagni di squadra, e lavoriamo insieme. Ma vivo lontano da loro e comunque cerchiamo di mantenere le distanze sociali, come da direttive. Mi aiuta il fatto di sentire tutti i giorni la mia famiglia a Cuba“.
Il centrale cubano è particolarmente orgoglioso del gesto di solidarietà del suo paese, che ha inviato in Italia un’equipe di medici per contribuire alla lotta contro il coronavirus. “Per quanto sia una piccola delegazione, credo che simbolicamente sia un gesto molto importante. Cuba ha fatto lo stesso in passato con altri paesi in difficoltà: azioni come queste vengono dal cuore del popolo cubano“.
L’obiettivo più importante di Simon resta quello delle Olimpiadi, destinato però a non realizzarsi a Tokyo, visto che Cuba non si è qualificata. “A parte questo devo ammettere che non ho grandi sogni. Odio perdere, quindi ogni volta che entro in campo sento sempre la stessa motivazione a vincere: quando sei un atleta, non vinci mai abbastanza titoli o partite, vuoi sempre di più“.
Infine un appello a tutti gli appassionati di pallavolo: “Restate a casa. So che non è facile, ma sono sicuro che ce la possiamo fare. Troveremo la forza pensando alle cose belle che ci sono capitate, e sono sicuro che verranno presto tempi migliori“.
(fonte: Cev.eu)