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AIP contro il vincolo sportivo: “Porta gli atleti ad allontanarsi dallo sport”

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Di Redazione

In attesa dell’entrata in vigore della riforma del vincolo sportivo, che – se tutto andrà secondo i piani – dovrebbe avvenire a gennaio 2023, AIP – Associazione Italiana Pallavolisti torna sul tema in un comunicato per ribadire la sua posizione. Da sempre, infatti, l’associazione di categoria di giocatori e allenatori è in prima linea per l’abolizione del vincolo.

Nei giorni scorsi – scrive AIP nella sua nota – diversi associati ci hanno contattato per il medesimo problema; in particolare un nostro associato ci ha comunicato e documentato che, nonostante abbia smesso di giocare a pallavolo nel 2017 e risulti svincolato al compimento dei 24 anni, qualora ad oggi, decorsi 5 anni dall’ultima gara, volesse riprendere a praticare sport quale tesserato FIPAV, sarebbe costretto a corrispondere alla precedente società di vincolo l’indennizzo previsto dalle tabelle federali. Questo atleta, con ogni probabilità, non riprenderà a giocare a pallavolo“.

In identiche condizioni – continua il comunicato – si trovano atleti ed atlete più o meno giovani che vorrebbero prender parte a campionati minori, dove l’aspetto economico costituisce un fattore secondario, dove si gioca a pallavolo per pura passione e, soprattutto, dove il dover pagare necessariamente un indennizzo per poter scegliere la propria squadra rappresenta la causa principale di abbandono. Quanto ci viene riferito, se non smentito, dimostra, ancora una volta, come il vincolo sportivo, nella forma attualmente vigente, porti gli atleti ad allontanarsi dallo sport e come, invece, sia necessaria e improcrastinabile quella riforma che prevede la totale abolizione di un istituto, vogliamo ricordare, ritenuto incostituzionale da molti esperti della materia“.

AIP comunica inoltre di aver inviato una richiesta di chiarimento sul tema alla Federazione Italiana Pallavolo: “Ad oggi la Fipav non ha ancora riscontrato la nostra comunicazione ma siamo fiduciosi che ciò presto possa accadere, con la speranza che situazioni come questa, con la ragionevole collaborazione di tutte le parti, possano andare incontro a pronta soluzione“.

(fonte: Comunicato stampa)

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