Di Redazione
“Mi chiedono spesso se ho dei rimpianti per la carriera sportiva interrotta ma non ne ho. Penso di avere fatto la scelta giusta nel momento giusto. Qualche soddisfazione in campo me la sono tolta ma sono pienamente realizzata in quello che è la mia professione”.
Capita spesso di dare la notizia di giocatrici che sono costrette a lasciare il campo da gioco a causa di infortuni improvvisi o di scelte di vita. Il caso di Alena Golosnova è completamente diverso.
In forza all’Uralochka di Ekaterinburg, con piazzamenti importanti in campionato e diverse convocazioni in nazionale all’attivo, Alena ha deciso di lasciare la pallavolo quando aveva soltanto 22 anni e una brillante carriera agonistica davanti. Era uno dei liberi più forti a livello europeo. In realtà di carriere ne avrebbe avute addirittura due: con l’esplosione dei social network infatti, dimostrando grande creatività e una non comune perspicacia, Alena si è imposta all’attenzione generale come modella e influencer.
Alla fine le proposte del mondo della moda erano talmente tante che la giocatrice non se l’è più sentita di dover dividere la sua vita sacrificando una prospettiva importante punto e ha deciso di lasciare il volley.
“Ho dedicato alla pallavolo 14 anni della mia vita e ho continuato a giocare anche quando mi dicevano che ero troppo piccola per fare questo sport ma grazie alla mia caparbietà ha avuto ragione. Mi sono imposta come libero e mi sono tolta grandissime soddisfazioni. Tuttavia rimpianti non ne ho”.
La vita di Alena Golosnova però non è stata tutta rose e fiori: uno dei motivi per cui lasciò la pallavolo fu la controversa storia d’amore con il calciatore Mikhail Kuzmin. I due atleti si innamorano e si sposano in poco tempo quando Alena è ancora giovanissima: nasce Sofia, una splendida bimba con gravissimi problemi di salute.
Sofia soffre della sindrome di Rett, una malattia neurodegenerativa che richiede un’assistenza costante. Alena, anche dopo il divorzio da Kuzmin, si è occupata personalmente della figlia, investendo gran parte di quello che guadagnava nelle cure per Sofia e donando moltissimi soldi alla ricerca. Ora Alena e Sofia che ha quasi quattro anni, vivono gran parte dell’anno al caldo e al sole dove la piccola reagisce alle terapie molto meglio rispetto alle grandi città. Anche il rapporto con Kuzmin, nonostante il divorzio, si è rafforzato a causa della malattia di Sofia: ogni volta che può il calciatore, che gioca nel Krilya Sovetov nel massimo campionato russo, raggiunge “le sue due ragazze”, come le chiama lui sui social. Anche Mikhail, che ha un carattere molto duro e riservato, è attivissimo sul fronte della ricerca e della solidarietà.
La modella è seguitissima sui social e sul suo blog personale anche per il modo in cui incoraggia e aiuta le donne che sono rimaste sole e che affrontano problemi drammatici come i suoi.
Ultimamente nella sua vita è tornato il sereno, si parla anche di un nuovo compagno ma Alena non ne vuole parlare: “La mia priorità è Sofia, lavoro e guadagno più che posso solo per garantirle la massima assistenza. È triste ammetterlo ma se non avessi fatto la scelta che ho fatto, e cioè lasciare la pallavolo per dedicarmi ad altro ancora prima che arrivasse Sofia, oggi non sarei mai stata in grado di prendermi cura di lei così”.
Nel frattempo Alena è anche riuscita a diplomarsi: un corso specializzato in assistenza infermieristica ma il suo obiettivo è iniziare medicina.
(Fonte: RIA Novosti / Blietzpop Magazin)
