Di Redazione
In Brasile li avevano soprannominati in modo anche troppo eloquente: “i monumenti”. Belli, statuari, un fisico impressionante e sempre in perfetta condizione. Amatissimi dai connazionali ma soprattutto dalle appassionate di beach volley che per non scontentare nessuno dei due li avevano eletti entrambi sex symbol delle Olimpiadi di Rio. Ma come si scriveva poco fa in un altro post nulla è sempre e anche Alison e Bruno, medaglia d’oro di beach volley a Rio De Janeiro, hanno deciso di sciogliersi e dunque non difenderanno, non insieme per lo meno, il titolo olimpico conquistato meno di due anni fa.
Una separazione consensuale e indolore a sentire loro, senza discussioni e soprattutto non motivata da questioni economiche: “Abbiamo ottenuto risultati straordinari dei quali sono profondamente orgoglioso – ha dichiarato Alison al sito dell’FIVB – ma adesso siamo d’accordo nell’andare avanti mantenendo affetto, amicizia e grande rispetto l’uno per l’altro”.
La realtà dei fatti, abbastanza evidente, è che Alison e Bruno pur avendo preso parte a tutti i tornei internazionali più importanti, non sono più riusciti a vincere nulla dopo le Olimpiadi, rimediando anche alcune sconfitte umilianti. Se sia appagamento o scarsa motivazione non si sa: ma dopo aver cambiato lo staff tecnico l’unica possibilità era quella di sciogliere la coppia. Oltretutto ci sono altri team che si stanno facendo insidiosi, come quello composto da André ed Evandro che ha vinto il mondiale l’anno scorso e ci sono i soliti, inossidabili Dalhausser e Lucena che stanno andando forte. Quest’anno non ci sarà Mondiale e le qualificazioni alle Olimpiadi di Tokyo partiranno a breve: né Alison né Bruno hanno annunciato con quale programma andranno avanti o se hanno già un partner in mente. Ma una scelta in tal senso è necessaria, in tempi anche piuttosto rapidi.